Festa del Blog del Vino

 Non è solo una festa di un Blog. E’ la festa di tutti i blog degli appassionati di Vino. Percorsi di Vino, di Andrea Petrini, festeggia tre anni di costante e quotidiana passione, in quel di Roma il 30 Gennaio 2010. Tutti possono partecipare alla festa presso L’Incannucciata di Dino De Bellis (via della Giustiniana 5, Roma) il 30 Gennaio 2010. Per i particolari e le prenotazioni andate QUI.

Solo pochissimi anni fa i blog non avevano grande impatto sull’opinione pubblica. Oggi i tempi sono cambiati, ognuno di noi in prima persona può giudicare e commentare, creando dibattiti pubblici (democratici) in cui finalmente la trasparenza e la velocità sono le novità evidenti dell’era internet. Sopratutto i giovani possono usufruire di questa tecnologia molto più facilmente dei “vecchi”, anche se questi ultimi non certo favoriscono questo canale: in Italia ricordo i  problemi delle basse velocità di navigazione, dei prezzi alti, di moltissime località non raggiunte dall’ADSL, il controllo burocratico degli accessi (solo da pochi giorni il Wi-Fi è libero…) come a dire “Il potere siamo noi e Voi siete solo “popolo” che deve rimanere ignorante…”

Quindi la Festa di Andrea Petrini è anche un simbolo di un mondo che sta cambiando, alla faccia di chi non ci crede. Naturalmente sarò presente.

 

 

25 pensieri riguardo “Festa del Blog del Vino”

  1. Grazie Paolo delle belle parole. Vorrei solo dire che è grazie ad internet e al blog che non solo ho potuto scoprire Caparsa ma, sopratutto, ho potuto conoscere una grande persona.

    Vabbè mettiamoci pure il presidente e quel manipolo di raddesi che verranno a Roma! 🙂

  2. Allora diciamolo pure, i vignaioli Raddesi sono:
    Paolo Cianferoni (Caparsa), Michele Braganti (Monteraponi) e Roberto Bianchi (Val delle Corti):
    il Top! No, in effetti manca Martino Manetti (Montevertine), e qualcun’altro, ma credo che Davide Bonucci non mancherà di parlarne nel suo intervento!

  3. Sicuramente sarà una bellissima festa, divertitevi e io rosico a casa a lavorare!!Buone bevute anche se cosa grave in lista manca un Lambrusco 🙂 🙂 sarà per la next time. ciao e Buon giorno a tutti GP

  4. Ventisette anni una volta ho assaggiato un magnifico Lambrusco col cotechino in occasione di una manifestazione a Bologna sul cibo in via di estinzione organizzata dal Prof. Corrado Barberis, Presidente INSOR, Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, amico di mio padre
    Quella qualità non ho più avuto la possibilità di ripeterla… next time!!

  5. Sarei onorato …:):) aspetta magari io , tu aspetta a degustarlo; mi piacerebbe molto ,eventualmente o te lo mando oppure vedi mai che riesco a venire….magari ti mando una mail. comunque grazie .Gian Paolo
    P.S. io sarei onorato di farlo degustare a Paolo…

  6. Ciao Paolo , ho già contattato Andrea per la festa e mi sto organizzando per fare arrivare il vino al ristorante; farò anche un cartone con il tuo nome dove ti metto un po’ di vinaccio per te ….se vuoi lo puoi anche usare come concime 🙂 🙂 . Mi raccomando aspetto i tuoi giudizi . Ciao e grazie GP
    P.S. i miei vini con il freddo si inca…no un po’ per cui ti consiglio di berli a temperatura amb…..hanno molto estratto sec.-lambrusco39 g/l e "Argine" 45.5 g/l- e alcool ….ciao

  7. Bè la pazienza è dei forti. Grazie GP, ti dirò cosa penso dei tuoi vini, ma già parti avvantaggiato perchè sei un piccolo produttore 🙂

  8. @gian paolo: ma i tuoi vini hanno un po’ di zucchero residuo e l’estratto quindi risulta influenzato da questo ?

  9. Mi piacerebbe fare l’assaggio con te, Cristiano. Magari una bella occasine per rivedersi. Per chi non lo sapesse Cristiano è enologo, palato fine, mi ha dato consigli preziosi in tempi in cui il "terriorio" era sacrificato dalla idolatria dei Supertuscans.

  10. Magari ..assaggiateli pure e poi ,se non è troppo disturbo riferitemi le impressioni e consigli; il vino rosso fermo è la mia pazzia, è l’unico qui in terra di Lambruschi in pianura!
    @Cristiano : l’estrtto secco da me riportato è quello totale ,quello netto cala di circa 5 g/l …sorry ma non riesco a trovare le analisi e vado a memoria.
    La prima volta che capito a trovare Andrea Pagliantini vi passo a salutare! ciao GP

  11. @Paolo-Perchè no ? Ho un anche un Lambrusco e un Teroldego…modenese prodotti artigianalmente da un certo Venturini, ex-docente di matematica, molto simpatico (come pure i suoi vini) da eventualmente abbinare.Ma ci vuole anche del companatico e avrei un certo prosciuttino maturato in cantina da me da testare! Che dici ?
    @gian paolo- ti faremo sapere, non temere, ma certo se tu passassi da queste parti si potrebbe assaggiare insieme.

  12. Prima di tutto un grande grazie per avermi dato la possibilità di assaggiare i tuoi vini. Sicuramente Andrea Petrini ti farà i complimenti nel suo Blog.
    Devo dire che l’assaggio a Roma è stato un pò veloce, causa la grande quantità di vini presenti. Sapevo di avere le bottiglie da assaggiare con calma ;).
    Il Lambrusco "L’Albone" (2008), DOC, l’ho assaggiato a casa ed è veramente piacevole, una vivacità fine equilibrata e fitta, un bel colore intenso, complessivamente una grande nitida personalità nella leggerezza del gusto del Lambrusco: potrebbe fare concorrenza ai prosecco (non so se dico una bestemmia). L’Argine, Indicazione Geografica Tipica, non l’ho ancora assaggiato a casa. A Roma mi ha dato al naso un bel frutto, in bocca ottima concentrazione, con un gusto sorprendente ed esclusivo. Anche questo vino possiede una pulizia notevole, senza legno invadente ma, ripeto, sarò più preciso in futuro.

  13. Ho appena finito di assaggiare con tranquillità il vino Argine 2008, prodotto con uve di Malbo Gentile, Sangiovese e Merlot, 13,5% alc.
    Mentre sto scrivendo sono sotto effetto del vino bevuto ( circa 200cc). Sotto una lieve ebbrezza, subito il pensiero va verso la genuità del prodotto. L’acidità contenuta contribuisce la bevibilità. Nel vino vi è leggermente presente un pò di carbonica, probabilmente una carattere naturale e caratteristico delle zone Modenesi. Apprezzo questo senza indugi, una volta ricordo che la malolattica non si controllava mai. Probabilmente un residuo zuccherino è tuttora presente nel vino, e lo stesso residuo contribuisce la formazione di carbonica, poichè, suppongo, il vino non ha avuto processi stabilizzanti (quando è presente un po di carbonica questo può rendere longevo il vino). E’ un vino fresco e gentile, non è austero, asseconda la convivialità.
    Questo è quel che penso. Io non sono nessuno, i miei vini sono molto lontani dal tuo vino Gian Paolo, penso però che si riconosce la passione e il cuore comune dei produttori genuini (e artigianali!!! Altro che birra artigianale!)

  14. Paolo le tue parole mi riempiono d’orgoglio…GRAZIE, la tua analisi è precisa!Io ho sempre bevuto e amato i vini -come i tuoi!!- così "lontani" dalla mia terra, del resto se faccio un vino fermo in terra di frizzanti un motivo ci sarà e forse sarà anche un po’ colpa tua 🙂 🙂 🙂 !!GRAZIE ancora e quando passerò a salutare Andrea Pagliantini verrò sicuramente a trovarti!ciao GP

  15. Cristiano ho bevuto solo una bottiglia, le altre due le conservo per assaggiarle insieme alla prima occasione! Non preoccuparti! Gian Paolo era ansioso di un giudizio. Il giudizio definitivo lo facciamo insieme. 🙂

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