Istruzioni per l’uso

Siccome sento che si vendono bottiglie di vino Chianti Classico a 2,5 euro oppure si cercano bottiglie di vino a meno di 1 euro, queste le istruzioni per tutti i produttori per vendere a questi prezzi, con profitto:

– far lavorare operai a nero, possibilmente clandestini offrendo paghe da fame

– dichiarare produzioni fittizie, per poi caricare vino comprato a nero

– dichiarare “prodotto all’origine”, comprando vino sottocosto (tanto fino al 49% è lecito…)

– dare il diserbante

– non pagare i fornitori (se no si abituano male)

– non pagare ditte per lo smaltimento dei rifiuti (e che siamo scemi?), nè medici competenti del lavoro (tanto chi lavora son tutti clandestini…), nè LAS, nè LAA, ecc. Se poi si trova un bravo ragioniere, non si paga neppure l’Iva: si và a credito!

– chiedere il contributo pubblico “tipo PSR” per l’incentivo ai sistemi di qualità. (E con un pò di buona volontà se ne trovano anche altri).

– Non avere figli, che quelle son tutte spese in più.

Ecco fatto, facile no?

 

12 pensieri riguardo “Istruzioni per l’uso”

  1. …e cerca di occupare un posto nel CDA di un consorzio o associazione( solo se sei iscritto e vuoi pagare talvolta una quota ,comunque anche un parente va bene..)…almeno ”sei più aggiornato”..

  2. – Non avere partita IVA ne numero ICRF ma inventarli, la finanza controlla solo chi cerca di essere in regola. Gli altri come FDA puoi anche averli e dunque esportare senza problemi anche negli USA … 😉

  3. [notizia apparsa oggi sul giornale] ….”ATTENTI …ATTENTI..”…ARRIVANO GLI” 007” del chianti classico… (più che altro x i piccoli produtori e soprattutto..quando”..i buoi sono scappati..”..)

  4. …sicuramente”colpiranno il..”più debole”..cioè colui che” non vive di burocrazia vinosa”…colui che non è aggiornato..sulla”metodologia del grande (e potente) imbottigliatore”…

  5. Ho condiviso sul mio profilo FB il tuo articolo…e pensare che basterebbe solo l’onestà per vivere meglio. Complimenti a te e al tuo [b]Caparsino[/b] degustato con piacere durante la festa di Percorsi di Vino

  6. io sono ”malizioso”..scusatemi..ma ricordo bene che fu dato annuncio della”messa in funzione degli ”007” alla collection non ultima ..ma quella prima…come mai ..tanto ritardo?…per pura fantasia ,forse, c’era qualcuno che doveva continuare indisturbato..e/o mettersi ”in regola” ? oppure solo lente procedure burocratiche ministeriali..?? (o forse non serviranno,tali funzionari, a fare un granchè)..e poi non sarebbe meglio che ”investigassero” su come mai”passa (diventa idoneo) vino DOCG che non sembra vino DOCG”..??(forse,sempre per pura fantasia, sarebbe un incarico che” si sovrammette” sull’altro??)

  7. La questione dei controlli è quantomeno complessa. L’altro giorno mi è stato detto da un consigliere che, dati alla mano, in Toscana viene imbottigliato come IGT Toscana quasi tre volte la quantità di quanto in realtà viene denunciato annualmente.
    Sono quindi i vini a IGT, che al momento non sono controllati, il vero problema. Sappiamo tutti che i vigneti del Chianti Classico sono stati al 100% monitorati e controllati, vigna per vigna. L’IGT no. Purtroppo questo immenso sebatoio contiene tutto quello che di buono e di marcio c’è, si riesce cioè a trasferire le produzione da una parte all’altra con disinvoltura, si può produrre fino a 160 Hl/ha, si può tagliare con disinvoltura tutto e di più…
    Dunque l’ Igt, Indicazione Geografica Tipica, non significa nulla, è paragonabile al semplice vino da tavola…, ma rappresenta il nocciolo della questione "controlli".

  8. …ma allora occorrono gli ”007 dell’igt” …che poi è compito puro degli ispettori del ministero..e poi ,secondo me,”il nocciolo” è ”che passano dei chianti..che ”non sono chianti”…e ,forse,dei ”galletti che hanno perso il loro colore”….potrebbero andare lì gli ispettori..si sente dire che grosse partite di vino devono ”passare x forza”…solo voci messe in giro,ci mancherebbe..!

  9. Mahhh…! Io non so chi è che lancia questi annunci… [i]arrivano gli 007[/i]… tutto fumo negli occhi solita mossa per distogliere l’attenzione.
    Il problema è la volontà di controllare, a cominciare con i mezzi già esistenti e nei pocchi periodi critici. Si alzano sempre voci di controllo quando la vendemmia è passata da parecchio e i registri di vinificazione chiusi da più mesi…. me lo immagino beccare un imbottigliatore fraudolento da una bottiglia preso sullo scaffale di vendita al pubblico… storia infinita di analisis contro annalisi ricerca di altr bottilgie della stessa paritita, il tutto a suon di avvocati e rinvii giudiziari, e tra 30 anni un giudizio fosse anche di colpevolezza, ma a chi gliene frega?

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