La zonazione accantonata nel Chianti Classico

Oggi si è svolta l’Assemblea del Consorzio Chianti Classico per l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione.

Purtroppo devo registrare il congelamento della proposta di molti Soci, ma anche di una grande fetta di appassionati, di iniziare un percorso di zonazione all’interno della zona di produzione del vino Chianti Classico con le Menzioni Comunali.

E’ noto come in una grande denominazione come il Chianti Classico esistano centinaia di punti di vista e centinaia di esigenze diverse. Così che, nonostante il vento favorevole per questo tipo di iniziativa, all’interno del vecchio Consiglio non si sia potuto trovare alcun punto di accordo. La squadra non è riuscita a giocare con spirito collettivo, ma anzi l’individualità ha avuto il sopravvento. Nessuna decisione è stata presa.

O forse nessuna decisione sarà presa. La Gran Selezione assorbe le risorse finanziarie e l’impegno delle recenti attività del Consorzio. Le Menzioni Comunali sono l’ultima delle questioni che si vuole affrontare senza unanimità.

A me dispiace, ma la maggioranza contina a decidere di non decidere. Amen: ma si perde una opportunità e il tempo giusto che la Storia ci ha offerto.

2 pensieri riguardo “La zonazione accantonata nel Chianti Classico”

  1. Ciao Paolo, non per contradirti, ma per aprire una finestra … io ho sentito che invece vogliono approfondire meglio le implicazioni, farlo per bene faccendo delle riunioni con soci zona per zona, per discutere dei problemi e delle scelte da fare. Questo per evvitare di fare gli errori del passato anche prossimo…. Per cui diamoli il beneficio del dubbio e ritroviamoci a dibattere capendo bene quali sono le implicazioni e le scelte da fare.
    Perchè ho sentito varie proposte menzioni comunali solo sulla gran selezione, solo sull’integralmente prodotto, ecc ecc, ognuna di queste scelte ha implicazioni profonde sul prezzo e sul mercato dello sfuso, che è quasi il 50% della denominazione, per cui pensiamo bene a cosa si vuole fare sviscerando le varie scelte. A me sembra che ci siamo già abbastanza dati la zappa sui piedi da soli…..vedi fuori il bianco, vedi dentro cabernet, merlot e altri profumi distruttivi della nostra originalità, vedi gran selezione e tutti i fondi a suo sostegno…. insomma se si facesse le cose con calma con discussioni che guardano gli interessi di tutti, anche con posizioni diverse, ma argomenti sostenuti dall’ascolto di chi la vede diversamente… insomma se si facesse entrare un po di democrazia, anche se si perde tempo, non mi dispiacerebbe!

  2. Si, ma tutto questo, incontri con i Soci preventivi, grande cautela a prendere decisioni per capire tutte le implicazioni, ecc. era previsto prima della decadenza del vecchio CDA…
    Spero come te che il nuovo consiglio inizi presto ad operare in tal senso, altrimenti davvero senza mai iniziare non si concluderà mai niente!

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