E’ tutto un gran mer…cato

grandineacaparsa

E’ tutto un marketing.  Al Giro d’Italia di domenica 15 maggio qui a Radda in Chianti ho visto carovane di camion carichi di pubblicità da smontare e rimontare ogni giorno, ho visto persone speranzose, solo quello poi, che una televisione si soffermasse sulla propria insegna. Nel mio mondo del vino le Guide dei vini offrono continuamente proposte pubblicitarie per il (loro) marketing, altre persone “addette ai lavori” pretendono che dedichi il mio tempo a loro, io che mi sembra di non aver più tempo per me, per la mia famiglia, per il mio lavoro che mi piace fare ossia in vigna e cantina.

Marketing, marketing e poi marketing. Sui siti in Internet è una continua pubblicità, devi stare attento a cliccare perché altrimenti ti appare la pubblicità dell’auto, della banca o del cazzo ritto. Come una folla con i depliant in mano che ti rincorre dietro, e te che cerchi si sguizzar via, di scappare cercando una via di fuga introvabile.

I social anche, devi avere mille accortezze per non farti entrare in dinamiche perverse dove sempre è la pubblicità che cerca di sopraffarti.

Insomma, quell’articolo  su Huffington Post “Il girono in cui ho smesso di dire sbrigati” è solo una parte di quanto c’è a giro. E nessuno, io compreso, ne è immune. La Natura con la recente grandinata forse mi sta sussurrando: chi te lo fa fare di correre così? Ma … Come rallentare?

Piccoli pensieri di un vignaiolo

Il mondo è difficile da interpretare, ma anche il mondo del vino per chi lo vive lo è.

Questa notte non ho dormito, i pensieri correvano senza sosta nel tentativo di trovare il bandolo della matassa per lavorare con i tempi, la natura, le opzioni e le mille variabili del vino che ho in cantina. Ieri con Federico Staderini abbiamo cercato di intuire le migliori combinazioni per fare il meglio, per razionalizzare, per imbottigliare, per unire o separare. E’ incredibile quanto l’opera umana possa condizionare il vino, e come sia importante scegliere e decidere per continuare a fare questo lavoro: non posso fare quello, posso fare così, ma anche così, però se faccio così non posso ottenere questo o realizzare questo…

E allora non si dorme pensando alle soluzioni, notti insonni, il cervello gira come una trottola anche se si è stanchi, fino ad arrivare a nessuna conclusione.

Certe scelte si affideranno al “lì per lì”. Impossibile pianificare. Impossibile fermarsi, il mondo va per conto suo, noi, io, dobbiamo solo inseguire il tempo per rimanere in questa Natura che sta impazzendo (Vedi la foto della Forsythia in fiore il 14 Novembre 2014).

La convivenza con i moscerini

Oggi al radiogiornale Rai una grande notizia: i moscerini sono utilissimi. Se leggete qui http://gradientitemporali.wordpress.com/fermenti-di-vita ci si può rendere ben conto come il rapporto vignaiolo/moscerino sia unico. In vendemmia, ma sopratutto durante la fermentazione del vino in cantina, i moscerini si nutrono dei lieviti. Orde di moscerini che entrano nel naso, nei bicchieri e nelle sputacchiere: quando un enoappassionato vuol assaggiare i tuoi vini in cantina in quel periodo… insomma la convivenza con i moscerini è d’obbligo tra noi vignaioli. Ho visto, nei miei cinquanta anni di vendemmie tappeti neri di moscerini, aggrappati sulla pressa, volare e posarsi dappertutto in ogni operazione durante la fermentazione. Il disgusto può essere forte per alcuni “uomini” ma non per la Natura. Io a volte ci parlo per convincerli ad andar via. A volte ci riesco, lo giuro… ma leggere “I moscerini si nutrono di lievito e il lievito trae vantaggio dagli spostamenti dei moscerini” mi riempie di gioia. Probabilmente le cantine moderne adottano protocolli contro questi (utili) insetti, ma da me a Caparsa i moscerini son di casa, basta che non lo sappia l’ASL. Quindi secondo gli studi… i moscerini sono indice di salubrità… in quanto diffondono i lieviti nell’ambiente contribuendo alla salubrità ambientale e del vino (quello spontaneo).