Chianti Classico: si avvicina l’ora della verità

 

Il 15 gennaio è la scadenza ultima per le denunce vitivinicole, cioè le dichiarazioni di produzione.

Quest’anno questa denuncia sarà in pratica una riprova delle tante discussioni che si sono svolte all’interno del corpo sociale del Consorzio Vino Chianti Classico.

Infatti due erano le questioni centrali: l’abnorme giacenza di vino e la mancanza di trasparenza di molti produttori (per dire un eufemismo) che avevano fatto precipitare negli ultimi quattro anni i prezzi del vino “atto a divenire”, costringendo la maggior parte dei produttori a svendere con gravi danni economici.

L’ultima vendemmia ha registrato, secondo gli osservatori sul campo ma anche istituzionali, mancate produzioni dal 50% al 15% sui Monti del Chianti e in Toscana rispetto all’anno scorso, addirittura ai livelli del 1975. Anche le produzioni in Europa sono scese di molto (si parla del 10% circa).

Per quanto mi riguarda, nonostante produca in zona fresca e ricca di acque sotterranee, la produzione quest’anno si assesta a circa 40 Hl/ha di vino Chianti Classico a fronte di circa 50 Hl/Ha del 2011 con un calo di circa il 20% (un dato che vorrei riportare quì è quello del 2010 dove ho prodotto, dichiarandolo, circa 12,5 Hl/Ha) . Sarebbe interessante raccogliere le testimonianza dei viticoltori….

A questo punto le considerazioni sono facili:

a fronte di una reale scarsa produzione e una presumibile riduzione delle giacenze i produttori, ma sopratutto i grandi produttori e le cooperative, adotteranno comportamenti trasparenti e orgogliosi per risollevare la denominazione? Oppure si continuerà a fare una politica miope e senza lungimiranza come fin qui adottata?

Staremo a vedere dopo il 15 Gennaio 2013 e vi terrò aggiornati.

 

Tante perplessità

In Toscana le quotazioni dei vini atti a divenire sono circa: Brunello 1000 Euro/Hl; Morellino di Scansano 200/250 Euro/Hl; Chianti 110 Euro /Hl; Nobile di Montepulciano 300 Euro/Hl e via discorrendo… fanalino di coda il vino Chianti Classico con quotazioni per l’annata 2010 che si aggirano su circa 110 Euro/Hl, come il vino Chianti, il 2009 non lo vuole nessuno (ce n’è a fiumi), le annate più vecchie lo stesso, mentre per il solo 2008 circa 150 Euro/Hl. (Ricordo ancora una volta che i costi di produzionme si aggirano mediamente su 300 Euro/Hl).

Alcuni piccoli produttori esaperati, mi fermano anche per strada per sapere il perchè di una situazione così critica per il nostro vino Chianti Classico. Non so ben rispondere, suppongo che ci siano accordi tra i pochi grandi imbottigliatori, o ragioni misteriose di mercato, o cause che dipendono dalle giacenze troppo alte. Il Consorzio Chianti Classico è uno scontato bersaglio di critiche e i malumori si stanno sempre più riversando verso questo organismo. In effetti qualcuno potrebbe anche rischiare violenza, data la situazione.

Io penso che in effetti una parte di responsabilità ce l’hanno tutti. Nel nostro amato Chianti non si riesce a far sistema, ognuno contro tutti, grandi contro piccoli, piccoli contro grandi, aziende contro altre aziende. Insomma questa situazione si riflette anche nel Consorzio, che nel bene e nel male, fotografa questa situazione. Non si capisce infatti come non sia possibile stabilire di comune accordo prezzi minimi (e massimi) in modo da avere una STABILITA’ importante per lavorare, tutti. So che un Consorzio di vino del Nord lo ha fatto. Perchè qui in Chianti si continua a dire che non è possibile?