Chi è il coltivatore diretto?

Su intravino un interessante post  ha trattato il tema della definizione di contadino usata anche a sproposito…

Negli ultimi anni la tendenza di esserlo o apparire tale è aumentata per motivi anche di marketing. La definizione più ottimale a mio avviso è però Coltivatore Diretto, in quanto la parola contadino riporta in mente un’antichità superata dai tempi moderni e tecnologici.

E’ però interessante riportare ciò che un Contadino o un Coltivatore Diretto deve essere per essere riconosciuto tale. Prendo spunto da un libro di un professore americano, Robert Crosby autore di “Get Unstuck from Fondamentalism, A Spiritual Journay” in cui si afferma che un contadino “segue la sua vocazione, la sua chiamata interna. (La parola vocazione proviene dal latino “chiamata”). Ognuno è “chiamato” ad essere un poeta, un contadino, qualsiasi cosa che aiuta ad essere sè stesso…”.

Mi pare che in queste poche parole sia racchiusa l’essenza del contadino-ColtivatoreDiretto: essere se stessi. E questo fa sì che un vero contadino-ColtivatoreDiretto si riconosce tra mille, anche in quest’era moderna.

 

Una grande felicità

 Oggi sono contento. Il sole, una primavera perfetta per le viti e la “messa” uniforme. Oggi ho anche letto sulla rivista “Gambero Rosso” di Aprile nr. 253 (Euro 4,90, in edicola) una scheda veramente luisinghiera per i miei vini, ma sopratutto per i vini di Radda in Chianti (Volpaia, Val delle Corti, Monteraponi, Poggerino, Pruneto) che confermano questo territorio ai vertici della vitivinicultura italiana. Articolo che riguarda “l’anteprima del Chianti Classico”. Tra “Le promesse” c’è Volpaia (Coltassala ’07) e Caparsa (Doccio a Matteo ’07 Riserva), tra le “scommesse” c’è Poggerino, Val Delle Corti e Pruneto, tra i “Migliori della botte” c’è Monteraponi. La mia scheda recita così (spero di non invadere i diritti!):

“Personaggio fuori dalle righe Paolo Cianferoni, con un’idea di vino molto territoriale, che rifugge dalle mode e  che resta legato ai vitigni autoctoni. A parte gli aspetti ideologici, quello che convince è l’insieme. La Riserva Doccio a matteo 07 è di un colore rubino fitto e brillante; grande finezza e complessità con incredibile aromi di tabacco, frutta rossa e viola. Potente in bocca progressivo e armonico del come l’altra Riserva Caparsino, con tannini fitti e setosi e lungo finale di classe.” 

Cosa vuol di più un piccolo vignaiolo, oggi?

 

 

Caparsa segnalata su nuova guida Slow Food

Sono lieto di essere stato segnalato tra le 1833 Aziende riportate in guida SLOW WINE 2011STORIE DI VITA, VIGNE, VINI IN ITALIA. Tra l’altro il vino Rosso di Caparsa 2008 ha ricevuto la segnalazione di “Vino quotidiano” (bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra qualità e prezzo). Devo dire che la segnalazione riguarda il 2008 che purtroppo si è easurito proprio in questi giorni… comunque a Novembre imbottiglierò il Rosso di Caparsa 2009, di pari qualità se non addirittura di qualità migliore.

In effetti quest’anno non ho dato a nessuna guida i miei nuovi vini per la scelta di slittare l’imbottigliamento del vino Chianti Classico Caparsino e Doccio a Matteo Riserva 2007 e il Rosso di Caparsa 2009 in autunno 2010, anzichè in primavera. Questo sopratutto per motivi dei tempi di maturazione. I miei vini hanno bisogno di tempo, e affrettarsi ad imbottigliare per rispettare i tempi delle guide o del mercato è una stupidaggine. Occorre solo aspettare i tempi del vino. Negli anni passati mi sono un pò lasciato prendere dalla frenesia, imbottigliando precocemente e costringendo i consumatori ad aspettare giuste maturazione in bottiglia per due, tre e a volte più anni. Ora dico basta, o almeno cercherò di farlo.

Quindi, solo la guida di Slow Food ha ricevuto quest’anno tutti i miei vini degli ultimi tredici anni, proprio perchè era ancora “vergine” dei miei vini (anche se già giudicati da altre guide). Credo che questa nuova guida, senza punteggi ma solo con valutazioni complessive di territorio, vigne, cantina e sostenibilità ambientale, avrà un grande successo, anche se dovrà dimostrare la validità del progetto sopratutto nel proseguo degli anni.

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana

Diario di un “cittadino temporaneo”

Di Robert P. Crosby e Patricia N. Crosby

 

Il nuovo libro di Roberto e Patricia Crosby è “…per italianofili…che desiderano ardentemente viaggiare in modo da coinvolgere sia loro stessi che la loro vista.” Questo commento di Ron Reagan, (figlio dell’ex Presidente degli Stati Uniti, scrittore, commentatore politico) coglie la vera essenza di questo diario, “Un mese nella medievale Volpaia, Toscana”.

 

Che cosa fa una persona in un “paese” di soli cinquantadue residenti, dove non ci sono negozi fatta eccezione per la bottega del vino del castello?

 

Vive! Canta! Fa festa! … e fa esperienza della vita quotidiana, specialmente intorno alla piazza del paese, a al Caffè Bar-Ucci, dove la sorella “adottiva” italiana di Roberto, Paola, regna.

Dall’altra parte della piazza si trova il ristorante La Bottega della chef Carla, la sua altra sorella “adottiva”. A Panzano fa festa con Dario Cecchini e Kim nella sua memorabile macelleria e nei suoi ristoranti.

 

Roberto ha passato un mese a cantare in abbondanza, a vendemmiare con Paolo Cianferoni, produttore del Chianti Classico Caparsa, e a raggiungere gli altri al caffè Bar-Ucci per cantare canzoni come “Brindisi”, l’inno di Verdi all’amore, alla dolcezza e ai “caldi baci”. Ogni giorno lui e Patricia si sono intrattenuti piacevolmente con il fornaio Orazio Semplici.

 

Il suo diario racconta un mese di relazioni umane e di gioia, illustrandolo con più di cinquanta fotografie.

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana” è al momento disponibile in tutti i negozi di libri, su Amazon, e in negozi selezionati del Pike Place Market di Seattle!

Inoltre si trova anche al negozio di vini Caparsa e all’alimentari Porciatti, entrambi a Radda in Chianti.

 

O, al Caffè Bar-Ucci stesso! Perché no? Vi faranno una calorosa accoglienza.

 

Salute!

 

Robert P. Crosby: A Month in Medieval Volpaia, Tuscany

E’ con grande piacere che ricevo un libro di Robert P. Crosby e di sua moglie Patricia dedicato alla famiglia Cianferoni, Caparsa winery, oltre che a Dario Cecchini, Panzano e la famiglia Barucci, Volpaia. E’ un diario di un “cittadino contemporaneo”, scritto con una grande sensibilità per questa terra e la sua gente, ma sopratutto riflette su come i semplici comportamenti quotidiani e la gioia di vivere si esalta in questi luoghi.

Riporto in inglese quello che ha scritto Robert:

My new book “A Month in Medieval Volpaia, Tuscany”
is a diary of Patricia and my experience for a month
in this village of 52 people.  We have gone there for
a month the last 8 years. 

About the book Ron Reagan (political commentator and author) writes “…for Italophiles…who long to travel
in a way that involves being as well as seeing”.

The book can be purchased through Amazon or almost all
bookstores in America, but because it’s self published
it has to be ordered and there is a wait for delivery.
Also you can purchase it through Wanderers’ by
sending a check for $22.67 to

Bob Crosby
1916 Pike Pl Ste 12 #1303
Seattle, WA 98101

“The photos are terrific” – Doria Reagan

The book has 51 color pictures and is about having a
depth experience in another county rather than a
whirlwind tour.