Caparsa segnalata su nuova guida Slow Food

Sono lieto di essere stato segnalato tra le 1833 Aziende riportate in guida SLOW WINE 2011STORIE DI VITA, VIGNE, VINI IN ITALIA. Tra l’altro il vino Rosso di Caparsa 2008 ha ricevuto la segnalazione di “Vino quotidiano” (bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra qualità e prezzo). Devo dire che la segnalazione riguarda il 2008 che purtroppo si è easurito proprio in questi giorni… comunque a Novembre imbottiglierò il Rosso di Caparsa 2009, di pari qualità se non addirittura di qualità migliore.

In effetti quest’anno non ho dato a nessuna guida i miei nuovi vini per la scelta di slittare l’imbottigliamento del vino Chianti Classico Caparsino e Doccio a Matteo Riserva 2007 e il Rosso di Caparsa 2009 in autunno 2010, anzichè in primavera. Questo sopratutto per motivi dei tempi di maturazione. I miei vini hanno bisogno di tempo, e affrettarsi ad imbottigliare per rispettare i tempi delle guide o del mercato è una stupidaggine. Occorre solo aspettare i tempi del vino. Negli anni passati mi sono un pò lasciato prendere dalla frenesia, imbottigliando precocemente e costringendo i consumatori ad aspettare giuste maturazione in bottiglia per due, tre e a volte più anni. Ora dico basta, o almeno cercherò di farlo.

Quindi, solo la guida di Slow Food ha ricevuto quest’anno tutti i miei vini degli ultimi tredici anni, proprio perchè era ancora “vergine” dei miei vini (anche se già giudicati da altre guide). Credo che questa nuova guida, senza punteggi ma solo con valutazioni complessive di territorio, vigne, cantina e sostenibilità ambientale, avrà un grande successo, anche se dovrà dimostrare la validità del progetto sopratutto nel proseguo degli anni.

 

Questi burberi produttori di vino…

Spesso noi produttori siamo scontrosi o burberi con chi ci visita. In effetti le visite dei turisti, degli enoappassionati o dei giornalisti si verificano a volte all’improvviso, magari quando hai il boccone in bocca, oppure mentre ti trovi in cantina dentro un tino, oppure dopo una stanca giornata di lavoro. Anche su appuntamento, ripetere spesso le solite cose, può diventare noioso. E così produttori di fama come Valentini o Soldera, a volte possono essere stati un poco scontrosi.

Anche a me succede. Vi racconto la storia con Irene Grandi. Alcuni anni fà, 6/7, arriva un’auto quì a Caparsa, ora di pranzo, io col boccone della pastasciutta dopo una levataccia e una lunga lavorata… potete immaginare la fame. Grido dalla finestra parolacce… ma poi Gianna, la mia compagna, mi calma e mi dice di uscire a vedere. Nervoso, esco e trovo una coppia, gentile, io estremamente seccato rispondo che sì si può visitare la cantina…. mentre andiamo in cantina guardo meglio e dico “… ma lei assomiglia… assomiglia a una cantante, non ricordo il nome…” e la fanciulla risponde “…. si, sono Irene Grandi…”, insomma immaginate che figuraccia abbia fatto. Ho cercato di cambiare il tono, ho anche chiamato mio figlio Filippo per un autografo… ma intanto il burbero Paolo si era rivelato!

Agricoltura cenerentola dell’Italia

L’agricoltura in Italia è considerata meno della merda. Nessun progetto, nessuna programmazione, tutto è affidato al caso. La burocrazia soffoca gli agricoltori. Tante chicchiere, quelle si, ma solo chiacchiere per il vento. In Italia non serve produrre, gli alimenti arrivano per gran parte da altre Nazioni, c’è più profitto, è sicuro il prezzo minimo di acquisto e il prezzo massimo vendibile senza sporcarsi le mani. L’agricoltura italiana è un hobby. L’agroindustria è “foraggiata” delle industrie farmaceutiche…

 

Se le produzioni calassero più del 20 per cento nel Chianti Classico…

Girando un pò qui in terra di Chianti Classico, si nota come molte vigne non abbiano uva o produzioni bassissime. Se continua questo bel inizio di Settembre potremo avere una bella produzione di qualità. A occhio le medie quantitative dovrebbero essere molto al di sotto del 20% del consentito già stabilito dal Consorzio Chianti Classico, per tentare di riallineare i prezzi del vino Chianti Classico con i costi. Come risaputo minor quantità significa migliore qualità, viceversa maggior quantità significa minore qualità.

Se davvero ci fosse una presa di consapevolezza da parte dei produttori tutti nel dichiarare quanto veramente è stato prodotto, senza le furberie tipiche dell’italiano medio, se le produzioni calassero più del 20%, questa sarebbe la giusta strada. Non è pensabile che la vitivinicoltura possa qui in Chianti Classico sopravvivere con la quantità. Se davvero una presa di coscienza collettiva al riguardo si verificasse, sarebbe una RIVOLUZIONE. Ma dubito.

Sotto le stelle di Agosto, mi immagino…

 

Mi domando quale siano le emozioni di chi beve il mio vino, il risultato dei miei sforzi fisici e psichici: il vino.

  1. Mi immagino chi bestemmia per chi ha comperato, magari a oltre venti euro, una bottiglia che sa di tappo…

  2. Mi immagino chi trascorre una serata serena in compagnia della persona che vorrebbe amare, il vino che funge da collante, una cena al lume di candela… indimenticabile.

  3. Mi immagino chi beve il mio vino in occasione di una festa, con la griglia accesa e il bicchiere di vino nelle mani, in piedi, un boccone di bistecca o salsiccia, storie e chiacchiere con gli amici….

  4. Mi immagino chi apre una bottiglia del mio vino in occasioni speciali, a Natale, a Pasqua, a Capodanno, sfoderando un prodotto originale e esclusivo in una tavola imbandita di ogni ben di Dio con parenti, figli, nipoti, suocere, nonni….

  5. Mi immagino chi beve un mio vino e dopo fatto all’amore qualche mese dopo si scopre la futura nascita di un bambino…

  6. Mi immagino una persona sola, disperata, che si beve una mia bottiglia per dimenticare…

    Mi immagino tutto questo, sotto le stelle di agosto….

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana

Diario di un “cittadino temporaneo”

Di Robert P. Crosby e Patricia N. Crosby

 

Il nuovo libro di Roberto e Patricia Crosby è “…per italianofili…che desiderano ardentemente viaggiare in modo da coinvolgere sia loro stessi che la loro vista.” Questo commento di Ron Reagan, (figlio dell’ex Presidente degli Stati Uniti, scrittore, commentatore politico) coglie la vera essenza di questo diario, “Un mese nella medievale Volpaia, Toscana”.

 

Che cosa fa una persona in un “paese” di soli cinquantadue residenti, dove non ci sono negozi fatta eccezione per la bottega del vino del castello?

 

Vive! Canta! Fa festa! … e fa esperienza della vita quotidiana, specialmente intorno alla piazza del paese, a al Caffè Bar-Ucci, dove la sorella “adottiva” italiana di Roberto, Paola, regna.

Dall’altra parte della piazza si trova il ristorante La Bottega della chef Carla, la sua altra sorella “adottiva”. A Panzano fa festa con Dario Cecchini e Kim nella sua memorabile macelleria e nei suoi ristoranti.

 

Roberto ha passato un mese a cantare in abbondanza, a vendemmiare con Paolo Cianferoni, produttore del Chianti Classico Caparsa, e a raggiungere gli altri al caffè Bar-Ucci per cantare canzoni come “Brindisi”, l’inno di Verdi all’amore, alla dolcezza e ai “caldi baci”. Ogni giorno lui e Patricia si sono intrattenuti piacevolmente con il fornaio Orazio Semplici.

 

Il suo diario racconta un mese di relazioni umane e di gioia, illustrandolo con più di cinquanta fotografie.

 

Un mese nella medievale Volpaia, Toscana” è al momento disponibile in tutti i negozi di libri, su Amazon, e in negozi selezionati del Pike Place Market di Seattle!

Inoltre si trova anche al negozio di vini Caparsa e all’alimentari Porciatti, entrambi a Radda in Chianti.

 

O, al Caffè Bar-Ucci stesso! Perché no? Vi faranno una calorosa accoglienza.

 

Salute!

 

Una strana annata

Una lotta senza quartiere quest’anno contro le difficoltà enormi dell’annata vinicola, contro grandine, peronospora, oidio e ritardo stagionale.

La produzione a Caparsa potrebbe essere di qualità eccezionale poichè la produzione si attesterà sul 20% delle possibilità produttive ma con conseguenti costi altissimi fino a cinque volte la normalità. Ma, oggi, dov’è andata a finire la normalità?:

12 Gennaio: Terremoto a Haiti

27 Febbraio: terremoto in Cile e Pacifico Meridionale

14 Aprile: terremoto nella regione del Qinghai, in Cina

16 Luglio: esplosione deposito stoccaggio petrolio nel porto di Dalian in Cina

30 Luglio: in Pakistan la peggior ondata di maltempo da 80 anni provoca 1.500 morti e 12.000.000 milioni di sfollati

Agosto: incendi in Russia distruggono migliaia di ettari di foresta

Agosto: In India incidente tra petroliera e nave cargo con fuoriuscita di petrolio

Agosto: alluvione in India

Agosto: alluvione nel Ladakh in Tibet

Agosto: un Blocco di ghiaccio grande quattro volte Manhattan si è staccato dalla Groenlandia 

 

Robert P. Crosby: A Month in Medieval Volpaia, Tuscany

E’ con grande piacere che ricevo un libro di Robert P. Crosby e di sua moglie Patricia dedicato alla famiglia Cianferoni, Caparsa winery, oltre che a Dario Cecchini, Panzano e la famiglia Barucci, Volpaia. E’ un diario di un “cittadino contemporaneo”, scritto con una grande sensibilità per questa terra e la sua gente, ma sopratutto riflette su come i semplici comportamenti quotidiani e la gioia di vivere si esalta in questi luoghi.

Riporto in inglese quello che ha scritto Robert:

My new book “A Month in Medieval Volpaia, Tuscany”
is a diary of Patricia and my experience for a month
in this village of 52 people.  We have gone there for
a month the last 8 years. 

About the book Ron Reagan (political commentator and author) writes “…for Italophiles…who long to travel
in a way that involves being as well as seeing”.

The book can be purchased through Amazon or almost all
bookstores in America, but because it’s self published
it has to be ordered and there is a wait for delivery.
Also you can purchase it through Wanderers’ by
sending a check for $22.67 to

Bob Crosby
1916 Pike Pl Ste 12 #1303
Seattle, WA 98101

“The photos are terrific” – Doria Reagan

The book has 51 color pictures and is about having a
depth experience in another county rather than a
whirlwind tour.

Il mondo del vino deve svecchiare

Largo ai giovani. I giovani sono coloro che guideranno il mondo. Sono loro che hanno l’energia, l’entusiasmo per affrontare il futuro, magari anche con errori che però fanno parte della vita, della crescita. I giovani possono migliorare il mondo.

Queste le considerazioni che mi sono venute in mente quando ho ascoltato l’intervista a Ezio Rivella, ottantenne, recentemente eletto a Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino. Vedi l’intervista di Carlo Macchi. Sicuramente uomo di esperienza, ma non certo comunicatore di innovazione e freschezza. Intendiamoci, non ho nulla contro i “vecchi”, ma a un certo punto gli anziani si devono mettere da parte, magari assolvere la funzione di consiglieri, per dare spazio ai giovani.

Questo non accade, non solo nel mondo del vino, ma anche nel mondo della politica.

Anche a livello di calcio, gli ultimi mondiali hanno dimostrato come investire nei vivai, nei giovani, premi più che l’esperienza.

Io credo che il mondo del vino stia soffrendo della sindrome dei favolosi anni 90, si cerca in tutti i modi una sorta di replica dei personaggi di quei fortunati anni, tentativi di nostalgiche perpetuazioni. Ma i morti non resuscitano.

 

Caparsa in Contrada del Nicchio il 24 Luglio

Ogni anno le 17 contrade di Siena fanno ognuna una festa titolare, della durate di una settimana circa. Ogni sera si mangia, spettacoli, ci si diverte, grande folla di contradaioli, di senesi, anche dei turisti.
Mentre la maggior parte delle città sono vuote in estate, Siena ha almeno 3 settimane di pienone. Le feste titolari sono sempre seguitissime.

L’Enoclub di Siena, ha organizzato una iniziativa dal titolo: “Vino e Contrade, per un consumo di vino responsabile” in alcune contrade. Caparsa presenta alcuni suoi vini mercoledì 24 Luglio a Siena, nella Contrada del Nicchio, presso la Società La Pania, Via Dei Pispini, 112 insieme a altri produttori di Radda in Chianti e Montalcino. La degustazione è gratuita (5 euro di cauzione per il bicchiere) con un buffet di abbinamento compreso…

Un’occasione per visitare e capire Siena, una città certamente affascinante ma a volte “chiusa” nella sua identità.