Come è possibile?

Tornando dall’Assemblea dei soci del Consorzio Chianti Classico, rimuginavo alla conferma del Direttore Dott. Liberatore alla mia domanda: “E’ vero che in Toscana si commercializza due volte e mezzo la quantità di vino Igt dichiarta nelle denunce di produzione?”.

Questa conferma mi rende triste e angosciato. Come è mai possibile? Chi ha interesse affinchè non ci sia alcun controllo di questo tipo di vino? Quali sono i metodi per vendere quasi tre volte un vino igt toscana, evidentemente non prodotto in Toscana? Perchè i furbi la fanno sempre franca? perchè gli onesti la prendono sempre nel c**o?

Si, perchè questo marasma degli igt influenza anche l’economia del vino Chianti Classico, che è controllato. Le quotazioni del vino controllato saranno influenzate da questo fenomeno, o no?

Ma insomma, qualcuno sa dirmi come sia possibile questo scandalo?

 

6 pensieri riguardo “Come è possibile?”

  1. Se è vero che una catena è forte quanto l’anello più debole e indubbiamente i vigneti ad IGT fanno effettivamente parte della filiera produttiva del territorio vinicolo chiantigiano allora non possono che sorgere dei pensieri davvero inquietanti sulla dinamiche che attualmente potrebbero operare in campo intorno agli "IGT" dovuto essenzialmente all’efficacia di un sistema di controllo che attualmente semplicemente non c’è. Non voglio entrare in merito alla questione per non tediare eccessivamente nessuno ma secondo me, l’unico modo per controllare questo sarebbe dotare il territorio di una (famigerata per molti) "denominazione di ricaduta". In realtà neanche questo sarebbe la soluzione di tutti i mali ma perlomeno si potrebbero dotare i vini imbottigliati di una fascetta di controllo alfanumerica, controllare i vigneti e sicuramente valorizzare la produzione dei vini sfusi del territorio del Ch,Cl. iscritti solo all’IGT, e che attualmente ingiustamente valgono quanto un generico vino da tavola: ossia molto, molto poco. Sarebbe perlomeno un’inizio.

  2. Immagino che la moltiplicazione dei pesci-vini avvenga nella fase commerciale….perchè la produzione è relativamente facile da controllare, anche con i mezzi attuali.
    ettari /denuncia di produzione /eventualemente fatturazione registro commercializzazione.

    Come controllare il commercio ?
    forse è li la vera domanda, e forse non è nemeno cosi complicata la soluzione in quanto le aziende sono molto meno.
    Forse non c’è la volontà di controllare la fase commerciale….
    si dice che è un problema della produzione, come fumogeno e poi cosi si continua a mantenere i prezzi dei "furbi" produttori bassi!

  3. Il fatto di base è che NON esistono proprio i controllori per gli’IGT ! Se poi consideriamo che le vigne ad IGT potrebbero produrre 160Hl/Ha nominalmente sono una vera e propria istigazione a delinquere, un perfetto cavallo di troia per commercializzare tanto vino acquistato a nero oppure all’occorrenza un bel polmone per poter saturare i carichi di Chianti Classico : quante vigne IGT producono poi zero nelle dichiarazione vitivinicole ? E poi, se queste vigne sono piantate con vitigni "complementari" come si fa a verificare che non vanno a finire nel Chianti Classico vanificando ogni tentativo di verifica delle superfici destinate lecitamente alle quote di complementari degli organi di controllo ?

  4. Magari, la butto lì, far controllare periodicamente le mail e le telefonate delle aziende pugliesi che commercializzano uve e vino da taglio? E verificare poi cosa succeve nelle aziende che perfezionano gli acquisti? Troppo da Stato di Polizia?

  5. Non credo nello stato di Polizia, credo nel recupero delle coscienze, nel recupero del senso della collettività, nel recupero della correttezza e dell’onestà. Solo così una società che si crede adulta, democratica ed economicamente avanzata, può andare avanti e "crescere", per il bene di tutti ma sopratutto delle nuove generazioni. Se si continua a privilegiare troppo gli egoismi, gli interessi personali, il diverso, senza mai mettersi in discussione (ogni riferimento a personaggi della politica sono puramente casuali…) il vicolo rimane cieco.

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