Nella vita si commettono tanti errori, e il vignaiolo ne commette continuamente, almeno io è sicuro.
Si dice che dagli errori si impara o che dal fondo non si può che risorgere e crescere. Però in ambiente di lavoro gli errori si pagano. A volte gli errori sono originati da stanchezza, da depressione, a volte da autopunizioni, a volte superficialità o sottovalutazione o rutine. Provo ad elencarne qualcuno che mi è capitato quest’anno.
Vetro del trattore, in briciole, perchè rimasto aperto mentre caricavo sassi, Euro 800,00
Orologio da polso, perchè tirando botte sul tappo di silicone dei tonneau per chiuderli, i colpi l’hanno scassato, Euro 120,00
Vino nuovo 2012 perso nella fogna, 4 Hl il top, perchè nell’operazione di sgrandatura del tino che effettuo di notte per la pressatura delle vinacce non si è accesa la pompa colpevolmente rimasta spenta, Euro ???? (dai 400 ai 5.000 euro, impossibile il calcolo economico, ma mentalmente un disastro).
Tino di acciao Inox da 8 Hl, distrutto, si è afflosciato su se stesso, perchè travasando il vino non avevo tolto il tappo superiore per cui la depressione di aria ha causato il danno, Euro 1.600.
Gronde del tetto, urtate col muletto per scaricare i pallet di bottiglie, Euro che cazzo ne so.
Potrei continuare ma è meglio fermarsi qui. Infatti si potrebbe aggiungere le damigiane e i bicchieri rotti, i perni del trattore persi, ecc., per non dire due trattori a ruote completamente distrutti qualche anno fa (decine di migliaia di euro…).
Insomma, forse questo è uno sfogo, ma oggi mi sento così e così…