Le storie nascoste del vino.

 

Passato il periodo euforico delle fiere, mi rendo conto come il mondo del vino possiede formidabili forze nell’apparire, nell’estetica, nell’ostentazione di finte patine di leggerezza che tendono a escludere e nascondere tante difficili realtà: ci si dimentica sempre delle migliaia o decine di migliaia degli operai che ogni giorno si occupano del lavoro in vigna e in cantina

In ogni azienda piccola o grande, il vino è sempre il risultato di tante storie diverse, spesso storie di sofferenze, di tragedie anche. Gli operai che si alzano ogni mattina, che spesso lavorano sotto la pioggia, il gelo o il sole cocente otto o più ore al giorno, manualmente, avrebbero tante storie da raccontare, ma nessuno si occupa di loro. Si intervista il vignaiolo, la proprietà, l’enologo, il responsabile delle relazioni, tutte le discussioni si basano sul territorio, esposizione dei vigneti, uso dei legni, tecnica si, tecnica no, bio, quale bio, enologo, agronomo, marketing, vino inteso e descritto in un modo o nell’altro ma mai una volta si raccontano le storie degli operai. Queste storie non sono mai prese in considerazione.

Forse questo strano mondo del vino dovrebbe ripartire da qui, andar per vigne e cantine ad ascoltare le storie dei semplici, che quotidianamente si spezzano la schiena per vivere, in silenzio, e che con il loro lavoro danno lavoro a tante persone che non hanno mai preso in mano una zappa.

Caprioli: continua una situazione insostenibile anche perchè…

Dopo gli ennesimi incidenti causati dal numero spropositato dei caprioli che lungo le strade della Provincia di Siena e non solo balzano improvvisamente davanti o di lato al passaggio di autoveicoli e moto, ma sopratutto danneggiano gravemente i boschi tagliati dove sistematicanmente mangiano i germogli degli alberi impedendone la regolare ricrescita, senza parlare dei danni agli alberi da frutto e ai vigneti, ho saputo uno dei motivi per cui non si riesce a diminuire il numero degli abbattimenti per limitare il fenomeno.

Le Provincie, organismi addetti al controllo della fauna selvatica, subiscono continue cause dalla LAV, in quanto hanno il patrocinio gratuito dello Stato. In sostanza si intentano cause per ostacolare in tutti i modi gli abbattimenti non tanto per motivi animalisti, ma perchè gli avvocati dispongono di questo strumento: ogni cittadino con le proprie tasse finanzia questa schiera di avvocati che non sanno far altro che intentare cause per il proprio profitto.

Vi pare giusto?

 

Agriturismo

Da oggi Caparsa apre il nuovo agriturismo. Un casina di 80 metri quadri tra trattori, vigne e vini. Dopo 8 anni di sospensione di questa attività causata dalla troppa burocrazia e dall’impossibilità di dedicare tempo a questa attività per la nascita dei quarti e quinti figli, ma sopratutto per dedicare le energie al vino e alle vigne, si ricomincia.

I ricordi tornano a venticinque anni fa quando nel Chianti c’erano moltissimi turisti che si raccomandavano di trovar da dormire, i pochi e primi agriturismi pieni zeppi, gli alberghi non c’erano (a Radda la Miranda e il Semplici) e molti costretti a dormire in macchina… Roba di altri tempi: in pochi anni al seguito del successo degli agriturismi, camere, alberghi, Bed and Brekfast, Case Vacanze si sono moltiplicati a dismisura fino a sentire le continue lamentele di questi anni difficili, di tutti. Ma noi italiani quando impareremo a operare con lungimiranza e con misura?