In piena vendemmia

Ho veramente poco tempo, oggi ho raccolto sicuramente la miglior uva sangiovese dell’annata, come mostra la foto.

E’ molto bella l’uva, è una soddisfazione, ma io sono stanco. Il mio pensiero va a tutti gli amici produttori, nella mia stessa situazione. Meno male che qualche guida di vino ci dà un pacca sulle spalle, ogni tanto. Ecco, forse ai produttori l’unico motivo per partecipare alle guide è questo benedetto colpetto che aiuta ad andare avanti. Il resto è niente. Comunque, per chi non ha avuto premi o riconoscimenti dalle guide, va il mio pensiero e il mio affetto per quel che vale…

Non c’è certezza

Quest’annata viticola ci dimostra ancora una volta come non ci sono certezze. Quando si tuona contro luoghi presumibilmente non vocati alla produzione di qualità, quest’anno è stato contraddetto. Quest’anno le migliori produzioni di vino proverranno certamente da vigne in luoghi bassi, umidi e esposti a Nord. E questo si è verificato non solo una volta nel corso degli ultimi otto anni, ma direi certamente nel 2003, 2007 e 2011.

Quando si tuona contro la possibilità di usare qualche punto di percentuale di uve bianche, come l’antica ricetta di Bettino Ricasoli recita per fare il vino Chianti Classico, quest’anno ha sbagliato. Aver potuto vinificare il Sangiovese con un pochino di Malavasia Bianca, avrebbe potuto dare un tocco di eleganza a un uva di  Sangiovese che alcuni anni fa sarebbe parsa arrivare dalla Puglia o dalla Sicilia non certo dai Monti del Chianti.

Quindi, permettetemi di riportare un passo di Luigi Pirandello dal suo “Uno, Nessuno, Centomila”:

“La facoltà di illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perchè la realtà d’oggi è destinata a scoprire l’illusione domani.”

Colpi di Sole

 

 Questo Agosto, dalla metà di Agosto, ci stà riservando una calura con punte di oltre 40 gradi centigradi. L’ambiente, i boschi, le vigne, stanno subendo un grande stress. La cosa più appariscente sono i boschi che improvvisamente si sono tinti di marrone: molti alberi non ce la fanno, ingialliscono le foglie, le stanno perdendo. Non si era mai visto un fenomeno così. Probabilmente Giugno e Luglio freschi, avevano abituato le piante troppo bene ed ora ne subiscono le conseguenze. Per quanto riguarda la vite e l’uva, sento già che qualcuno ha iniziato a vendemmiare i vitigni francesi, ma mi domando con quale qualità. Per il Sangiovese ancora non voglio pronunciarmi, poichè Settembre è il mese decisivo, come sempre. Certo è che se dura così, potremo avere un’annata imprevedibile.

 

 

Sono felice!

 Che splendida primavera! Qui a Radda in Chianti la primavera è così bella, luminosa, calda di giorno e fresca di notte che le viti sono talmente contente che, sono sicuro, faranno un prodotto eccezionale. A Radda in Chianti le vigne si distendono tra i 450 e i 550 metri di altezza; quando le primavere sono precoci la “messa” delle viti è uniforme e le differenze di vegetazione tra vigne in zone più calde e vigne nelle nostre zone non è apprezzabile; nelle primavere piovose e fredde le differenze possono essere anche di due o più settimane, sopratutto qui a Caparsa. Quando il Sangiovese a Radda in Chianti inizia bene, i vini diventano eccezionali, fini, giusti d’alcool e struttura. Quest’anno poi la siccità, se dovesse venire, non sarà un problema, talmente tanta acqua è venuta nel 2010!

Insomma, sono felice, perchè io sono felice quando le viti, le mie bambine, sono felici!

Caparsa segnalata su nuova guida Slow Food

Sono lieto di essere stato segnalato tra le 1833 Aziende riportate in guida SLOW WINE 2011STORIE DI VITA, VIGNE, VINI IN ITALIA. Tra l’altro il vino Rosso di Caparsa 2008 ha ricevuto la segnalazione di “Vino quotidiano” (bottiglie che costano fino a 10 euro in enoteca, dall’eccellente rapporto tra qualità e prezzo). Devo dire che la segnalazione riguarda il 2008 che purtroppo si è easurito proprio in questi giorni… comunque a Novembre imbottiglierò il Rosso di Caparsa 2009, di pari qualità se non addirittura di qualità migliore.

In effetti quest’anno non ho dato a nessuna guida i miei nuovi vini per la scelta di slittare l’imbottigliamento del vino Chianti Classico Caparsino e Doccio a Matteo Riserva 2007 e il Rosso di Caparsa 2009 in autunno 2010, anzichè in primavera. Questo sopratutto per motivi dei tempi di maturazione. I miei vini hanno bisogno di tempo, e affrettarsi ad imbottigliare per rispettare i tempi delle guide o del mercato è una stupidaggine. Occorre solo aspettare i tempi del vino. Negli anni passati mi sono un pò lasciato prendere dalla frenesia, imbottigliando precocemente e costringendo i consumatori ad aspettare giuste maturazione in bottiglia per due, tre e a volte più anni. Ora dico basta, o almeno cercherò di farlo.

Quindi, solo la guida di Slow Food ha ricevuto quest’anno tutti i miei vini degli ultimi tredici anni, proprio perchè era ancora “vergine” dei miei vini (anche se già giudicati da altre guide). Credo che questa nuova guida, senza punteggi ma solo con valutazioni complessive di territorio, vigne, cantina e sostenibilità ambientale, avrà un grande successo, anche se dovrà dimostrare la validità del progetto sopratutto nel proseguo degli anni.