Un’annata ansiolitica

Mentre sui Social imperano foto di belle signorine e bei ragazzi col calice di vino in mano, gioiosi e spensierati, i vignaioli sono sempre più in ansia per l’approssimarsi della vendemmia.
Un’annata molto instabile, in tutti i sensi. Una buona primavera piovosa, con qualche spruzzata di grandine più o meno grave e un pò di peronospora, una estate torrida e siccitosa che ha fatto soffrire le zone più aride e poi l’inizio dell’autunno, piovoso, con grandine qua e là e infine il grande risveglio del verde mai osservato in questo periodo, hanno causato notevoli difformità tra le zone ma anche notevoli differenze all’interno dei vigneti. Le quantità di uva sono generose, ma ora tutti noi siamo a controllare le previsioni meteo per una vendemmia che si preannuncia, come al solito, diversa da tutte le altre fino ad ora osservate.
Niente di nuovo dunque, ma la sensazione di ansia quest’anno circola eccome poiché si deve combattere dal desiderio di assicurarsi la produzione ma anche una buona maturazione di fronte all’instabilità dell’annata e da uve che potrebbero velocemente muffare se il clima sarà inclemente e continuamente piovoso.

Ancora una volta la selezione in vigna e la velocità di prendere decisioni ed operare, l’intuito e la fortuna, faranno la differenza.
Da Radda in Chianti, Caparsa, questo è tutto.