Mi domando quale siano le emozioni di chi beve il mio vino, il risultato dei miei sforzi fisici e psichici: il vino.
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Mi immagino chi bestemmia per chi ha comperato, magari a oltre venti euro, una bottiglia che sa di tappo…
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Mi immagino chi trascorre una serata serena in compagnia della persona che vorrebbe amare, il vino che funge da collante, una cena al lume di candela… indimenticabile.
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Mi immagino chi beve il mio vino in occasione di una festa, con la griglia accesa e il bicchiere di vino nelle mani, in piedi, un boccone di bistecca o salsiccia, storie e chiacchiere con gli amici….
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Mi immagino chi apre una bottiglia del mio vino in occasioni speciali, a Natale, a Pasqua, a Capodanno, sfoderando un prodotto originale e esclusivo in una tavola imbandita di ogni ben di Dio con parenti, figli, nipoti, suocere, nonni….
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Mi immagino chi beve un mio vino e dopo fatto all’amore qualche mese dopo si scopre la futura nascita di un bambino…
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Mi immagino una persona sola, disperata, che si beve una mia bottiglia per dimenticare…
Mi immagino tutto questo, sotto le stelle di agosto….
Grande Paolo, poeta in vigna e fuori! 🙂
qualche anno fa… con 4 amici… vicino ad una siepe di rosmarino in fiore, ci hai raccontato i tuoi vini.
Ieri ho aperto una bottiglia di doccio riserva 2003 "sotto le stelle di agosto", e le sensazioni sono riemerse, vive.
…un annata emozionante perché inaspettatamente ben sorretta da un pH non troppo basso, l´hai saputo interpretare bene quel caldo delle notti d´agosto 2003 !
daniele