L’idea che i Piccoli produttori di vino siano solo una palla al piede di una denominazione, sta dilagando tra burocrati, ideologi o politici che siano.
I Piccoli produttori: vociano, protestano, non hanno mai idee uniformi, hanno solo piccole partite da vendere, non hanno un marketing aggressivo, hanno difficoltà ad accedere ai contributi e ai finanziamenti, hanno costi troppo alti, sono tirchi e cercano di risparmiare, polverizzano e destabilizzano le denominazioni con le loro proposte…
insomma sono da eliminare, schiacciarli come mosche per respirare nuova aria facendo rimanere solo due o tre grandi produttori / imbottigliatori, con notevoli vantaggi:
solo due o tre interlocutori, accesso facile ai finanziamenti e ai contributi grazie ai grandi numeri, controllo totale dei dipendenti con minor costo burocratico unitario, prezzi stracciati, uniformità di prodotti (e senza tutto quel marasma di gusti dei produttori bio- ), ma sopratutto grandi amici che non romponio i coglioni alle dirigenze…
FACCIAMO SPARIRE I PICCOLI PRODUTTORI DI VINO: SONO SOLO MOSCHE NOIOSE!
Secondo me, devi essere un po più fiducioso e speranzoso. Che siamo rompicoglioni sicuramente hai raggione, ma noi malgrado non arriviamo mai ad avere finanziamenti per commercializzare (non si arriva mai a spendere 100.000€ PER mercato condizione sine qua non, per osare chiedere aiuto…) si trova clienti, piccoli, li piaciono i piccoli perchè solo loro avranno il nostro vino e non il vino "COOP" che ritroverai da ogni parte uguale, certo ogni tanto è una fatica!!! a passare dal campo ad essere il PR e poi di nuovo trattorista, e Presidente Direttore Generale, che ti chiamano pure DOTTORE, e già sai che son stronzi e che non arriverai a nulla, ma per cortesia o educazione perdi un po di tempo…
Poi sei già riuscito a far sparire le mosche te? colla, schiaccia mosche, zanzariera eppure una che ti arriva sul naso c’è sempre….
Antoine, sei un grande…. 🙂
@ Antoine:
una volta per catturare le mosche c’erano le strisce appese alle travi… 😉
Caro Paolo, la differenza sta nella PASSIONE.
Piccoli e appassionati.
Grandi e lucratori.
La realtà che descrivi è valida in tutti i settori della produzione primaria "CIBO", dall’ortaggio all’allevamento.
Il dubbio mi viene sulla specie di "insetto" che hai scelto. Perchè la mosca?
Io preferisco un accostamento con il mondo vegetale e scelgo l’Ape!
Noi produciamo CIBO che risveglia SANE EMOZIONI !
Loro producono sfruttamento e debito, sono loro le mosche da schiacciare!
Buona giornata!
Caro Paolo questo è un mondo alla rovescia chi dà l’anima a ciò che fà lo mettono sotto la lente di ingrandimento per fargli le pulci, chi invece per il mero miraggio del reddito deturpa e sodomizza la natura ,lo aiutano. Comincio a essere stanco di chi a parole parla con commossa e vibrante partecipazione(armiamoci,e …. partite) ma nei fatti non rinuncia ad una stilla dei privilegi acquisiti ,mentre agli altri…… e crisi….. e dobbiamo tirare la cinghia . Ma !!!! ti sono vicino
@gabriele
quelle strisce le uso ancora…. mio fratello da picino s’era messo a lecarne una mosche comprese….
@ Luca, ma l’ape non da noia a nessuno, invece ha ragione paolo a momenti abbiamo proprio l’impressione di essere noiosi al sistema….
Che dite, forse i piccoli produttori sono come le zanzare,piccole, piccolissime, quasi invisibili, del tutto inutili, certamente fastidiose e possono potenzialmente trasmettere malattie. Da eliminare.
In parallelo, statistiche di circa 15 anni fa, dicevano che oltre il 60% della popolazione mondiale vive [u]grazie ad orti famigliari…..[/u] alla faccia dei grandi!
Siete Grandi!!!!Vorrei essere li vicino a voi ogni tanto x ridere -e pensare !!!-come ora!!Gp-piccolo rompicoglioni sicuro!
Caro, cari amici condividere un’idea non è di perse iportante riuscire a realizzarla nella sua interezzanon deve essere motivo di cruccioo inadeguatezza rispetto aiie difficolta che nel percorso si possono incontrare, l’inportante è riuscire a far capire ad altri l’inportanza che essa riveste per noi che intuitivamente vi crediamo. Un seme puo vivere e germogliare a discapito delle avversita. Luca caro amico comune dice che non è inportante riuscire ad accudire un’idea e farla crescere, l’inportante e che altri capiscono la forza dell’idea e con la loro opera riescono a farla germogliare . L’ afermazione di essa sarà vittoria per tutti noi che vi abbia mo creduto.Grazie Paolo ,Cristiano e tutti voi che con le vostre parole aiutate quelli in prima linea che si trovano sotto il fuoco degli interessi del mercato a cui non interessa la parola cultura rurale e biodiversita come valore vitale .
Ciao Alberto, stuzzichi la mia curiosità, a chi ti riferisci quando dici :
[i]…"quelli in prima linea che si trovano sotto il fuoco degli interessi del mercato a cui non interessa la parola cultura rurale e biodiversita come valore vitale ."[/i]
E’ vero: siete proprio dei rompicoglioni… e siete anche duri! Vi ostinate a voler fare sempre da soli! Poi magari ci battete i denti (Granselezione docet)
Comunque sempre meglio i rompicoglioni che esprimono idee che le masse silenziose e accondiscendenti… almeno per me!