Il lombrico è un essere che non ispira schifezza a nessuno, come invece i ragni o i serpenti, anzi ispira simpatia ed anche una umiltà riconosciuta. In effetti ha un’importante funzione nell’ecologia del suolo. I lombrichi scavano mangiando il suolo (il “lombricus terrestris” in particolare perché raggiunge oltre 25 cm e lavora fino alla profondità di due metri), il materiale organico viene decomposto e lasciano permanentemente le loro gallerie nel suolo, arieggiandolo: insomma sono animaletti utili, anzi utilissimi.
Quando si parla di ecosistema, così importante nella vigna per la produzione dei vini di territorio, spesso ci si dimentica di loro. Si pensa prevalentemente al clima, ai cloni, alla struttura del suolo, ai funghi, ai batteri, alla flora e alla fauna, agli insetti, tutti collegati tra loro coordinati e sinergici.
Ma il buon vignaiolo di territorio ogni tanto si deve ricordare di loro, che se ci sono, non li vedi quasi mai, ma se non ci sono proprio un motivo ci sarà.
Questo post vuol ricordare i lombrichi, a tutti.
(Bello il commento di Anita Catinari su Facebook :
Nudi come vermi su una strada asfaltata, cerchiamo la terra fresca, buia e profumata, piena di vibrazioni. Spegnere la luce e ritrovarsi in una giornata di sole…Se non troverò la terra, il mio ultimo desiderio sarà quello di essere portata via da un merlo dal becco giallo)
Buon Natale!!
Bella idea Paolo,
mi roccorda iò mio primo controllo bio era nel 1982 o 3 venne un nonetto (io ero giovane) con una vanga, mi disse che avrebbe provato a scavare tre vangate, e se avesse trovato lombrichi, sarei già stato ad un buon punto…
Meno male li trovò in tutti e tre i bucchi ;o)
Buone e allegre feste