La mente ritorna al 1985, quando il grande gelo distrusse la gran parte degli olivi in Toscana e non solo. Quest’anno, a causa dell’andamento climatico tropicaleggiante, la mosca delle olive o mosca olearia si è fatta sentire tanto da distruggere diffusamente i raccolti di quest’anno. In zone come il Chianti, dove di norma questo insetto non fa danno e nessuno usa prodotti insetticidi, ha azzerato la produzione. Chi, stoicamente, ci ha provato ha prodotto olio puzzolente.
Nessuno raccoglierà olive. Moltissimi operai impiegati nella raccolta di Novembre si ritrovano senza lavoro. Le aziende non produrranno, a meno che non ricorrono a alchimie commerciali. Oggi il listino dell’Olio extravergine è il seguente: DOP Chianti Classico Euro 10,60 (ma non ci sarà), Olio extravergine estero Euro 4,45. Questi dati possono indurre qualche cattivo pensiero: a fronte della mancata produzione qualcuno potrebbe far finta di produrre per poi acquistare l’olio sul mercato estero. Comunque, credo che in alcune zone della Toscana dove i trattamenti contro la mosca delle olive vengono regolarmente effettuati, un pò di Olio sarà prodotto. Forse.
Mi preme però evidenziare la tristessa dell’evento e come il cambiamento climatico ormai sia irreversibile, (il 95% degli scenziati è daccordo) e come la geografia dell’agricoltura cambi radicalmente.