Si profilano ulteriori incombenze per l’etichettatura dei vini

i-valori-nutrizionali-dellolio-extravergine-di-olivaIngredienti e tabella nutrizionale da aggiungere alle etichette dei vini? In EU c’è una grande spinta per questo obbligo.

Con grande stupore ho letto che molti produttori di vino naturale, promuovono questo adempimento.  Si ritiene che differenziarsi dai vini prodotti dall’agroindustria, da molti artigiani ma anche dai vini certificati Bio, con l’obbligo di scrivere in etichetta gli ingredienti e la tabella nutrizionale sia necessario. Forse per vendere meglio? Non vedo altra spiegazione.

A mio avviso sarebbe una norma che si ritorcerà proprio su quei piccoli produttori di vino “naturale”. Lo spiega con chiarezza un mio collega vignaiolo, che vuol mantenere l’anonimato, che riporto integralmente:

“Ho affrontato il problema degli ingredienti in etichetta in seno alla FIVI. Non avevo condiviso la posizione della Presidenza FIVI, ma purtroppo dopo essermi andato a studiare la normativa (attuale) della normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari, ho capito che appoggiare quella legge avrebbe giocato a nostro svantaggio.

Mi spiego.

Ingredienti-additivi-coadiuvanti

La legge che vogliono venga applicata al vino è la stessa degli alimenti. UGUALE. Questa normativa afferma che vanno indicati in etichetta gli ingredienti e gli additivi. Ma non vanno assolutamente indicati i coadiuvanti. Quali sono i coadiuvanti? Quei prodotti/tecniche che non rimanendone traccia nel prodotto finito, sono di ausilio alla sua produzione: lieviti, alimenti, enzimi, tannini, chiarificanti (tranne quelli allergenici tipo l’albumina o la caseina), bentonite, e tutti i prodotti simili.

Alla fine un industriale, ma badate bene anche chi fa 5.000 bottiglie usando le stesse tecniche dell’industria  (e c’è ne sono tantissimi), andrebbe a scrivere sull’etichetta INGREDIENTI: Uva, acido tartarico, gomma arabica.

La cosa più stravagante sarebbe veramente la gomma arabica che l’industria potrebbe tranquillamente trovare un escamotage, per creare un prodotto con le stesse caratteristiche classificabile come coadiuvante.

Una nuova normativa? Non serve e lo racconto dopo.

So2

Da anni l’industria lavora per realizzare vini senza solfiti aggiunti. Facile facile: basta creare (e lo hanno fatto) dei lieviti selezionati capaci di generare bassissimi livelli di acidità volatile.

Pertanto in etichetta non solo scriveranno Ingredienti/Additivi: Uva. Ma metteranno anche “senza solfiti aggiunti” 🙂

Ecco chi sono:   

http://wineresearchteam.it/      

http://www.cronachedigusto.it/component/content/article/10386-i-vini-senza-solfiti-di-riccardo-cotarella.html

Inutile pensare di poter cambiare la normativa europea sull’etichettatura sugli alimenti per adeguarla alle nostre esigenze.

Ed infatti arriviamo al punto: noi cosa vogliamo dimostrare? Che non usiamo niente. FACCIAMOLO!!!!

Io dall’annata 2005 indico in etichetta gli ingredienti: uva. Dal 2010 scrivo ingredienti/additivi: uva.

Inoltre scrivo che sia in vigna che in cantina non è stato utilizzato nessun additivo e coadiuvante…ecc. ecc.

Nelle prossime etichette grazie a questa discussione, anziché sprecare 4 righe delle etichette in descrizioni di quel che faccio in vigna e cantina, scriverò semplicemente: 

INGREDIENTI/ADDITIVI/COADIUVANTI: UVA.

Come faccio a mettere gli ingredienti? Da sempre scrivo (scrivevo) in ogni riga dei registri cartacei: “non è stato utilizzato niente oltre all’uva. Ingredienti/additivi: uva.”

Lo scrivo anche nel registro di preparazione del bio.

Questo basta per passare indenni ad un controllo della repressione frodi, che non può far altro che verificare le fatture di acquisto (come fa il bio).

Quindi tutti noi possiamo farlo senza aspettare una legge inutile per noi e solo a vantaggio di chi non è come noi.

Non sono d’accordo ai pittogrammi calorici perché è l’anticamera all’indicazione: NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE come per le sigarette. “

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