2022: Preoccupazione per le falde acquifere

Siamo a inizi di Maggio: le pioggie invernali sono state insufficienti, ma anche quelle di inizio primavera. Qualche piccola pioggia è capitata, ma la terra in profondità è pressochè arida.

Al momento nulla di grave per gli alberi, le piante arboree e i prati, ma la domanda è: saremo in grado di affrontare carenze significative di acqua questa estate?

Tutti noi siamo distratti dalla guerra in Ucraiana, situazione dificile ma tangilibile nell’immediato. Nessuno però che rileva una situazione difficile in prospettiva: la Guerra alle nostre porte e non solo quella, sta bruciando ingenti quantità di energia da carbone con aumentate emissioni di Co2 di gas serra, non avvertite nell’immediato dalla popolazione del Mondo.

Secondo molti studiosi era possibile invertire la concentraziomne di C02 del pianeta con buone pratiche agronomiche con l’accumolo del carbonio nel suolo attraverso sistemi agricoli (guardate Kiss the Ground su Netflix, www.kisstheground.com).

Ma alla luce di quanto sta accadendo, non vorrei che la speranza di ridurre i gas serra siano inutili: i Cambiamenti Climatici con le relative immigrazioni da terre sempre più aride, eventi climatici sempre più estremi anche nelle regioni temperate e le guerre per il controllo dell’acqua (e non solo dell’energia) sarà peggio di quanto oggi avvertiamo nell’immediato?

(l’immagine riprodotta è tratta dal seguente articolo: https://www.galileonet.it/terra-arida-cambiamento-climatico/ )

Acqua e Vino

In questi giorni di caldo torrido, lavorando sotto il sole cocente, per alleviare la fatica e trovare la forza necessaria a proseguire, ricorro ai vecchi insegnamenti dei contadini: quello di mescolare l’acqua col vino nel fiasco, portarlo nel luogo di lavoro tenendolo in un fosso fresco e ogni tanto attingere a questa bevanda.

Qualcuno sgranerà due occhi così, ma provate per credere. L’acqua e il vino è una potente bevanda dissetante, altro che coca cola o bibite varie. Idratante, senza zuccheri, rilascia una giusta quantità di energia e rinvigorisce le forze aumentando la lucidità mentale.

Antiche saggezze.

Vino e Acqua

Quest’anno il vino e l’acqua saranno due elementi connessi intimamente. A causa delle eccezionali condizioni climatiche la maggior parte dei grappoli d’uva si sono appassiti. I mosti sono ricchissimi di zuccheri, le acidità sono alte, l’acido tartarico è in concentrazioni abnormi così come l’acido malico.

Il sistema usato fin dall’antichità in questi casi è l’aggiunta di acqua.

La buccia d’uva è l’elemento cardine con cui produrre il vino. Gli stessi contadini, una volta pressata l’uva, aggiungevano acqua con cui si faceva il “famoso” acquerello. I sofisticatori aggiungevano all’acqua acido tartarico, zucchero, e lo facevano diventare vino. Da qui la misura antisofisticazione: un tot. di vinacce consegnate obbligatoriamente alle distillerie, un tot. di vino ottenibile. Resa ufficiale mediata: 70%. In alcune annate la resa può essere superiore, nelle annate piovose dove la buccia dell’uva è sottile; in annate eccezionali come quest’anno dove il “peso” delle bucce è enorme, le rese si aggireranno sul 60/55 %. Niente di più facile che aggiungere acqua per aumentare la produzione per lo meno a quantità accettabili. Favoriti in questo da alte concentrazioni di zuccheri e acidità.

Niente di scandaloso… meglio l’acqua o i mosti che provengono da luoghi lontani? E poi, l’acquerello, siamo sicuri che sia “cattivo”?

Bah!, speriamo di non vaneggiare, stasera, in questo post…