La durata di un vigneto

Ho letto da qualche parte che dopo venti anni, un vigneto è obsoleto e quindi da sostituire.

Mi sembra una follia, la solita propaganda di chi riceve profitti dalla velocità economica. Infatti non è possibile dare un termine ad un vigneto, poichè esistono migliaia di fattori che influenzano la resistenza dei vitigni e del vigneto.

A Caparsa i vigneti piantati negli ultimi anni ’60 e inizio ’70 hanno resistito più di trenta anni e ancora ho un vigneto di quarantacinque anni. Purtroppo l’approccio della produzione in quell’epoca non ha niente a che fare con quella di oggi. Si spingeva con composti azotati, si operava con macchine operatrici arcaiche, non c’era la ricerca della qualità, insomma le vigne non erano state concepite per durare a lungo. Oggi mi pare che con una conduzione SLOW, con significativi restauri dei vigneti, la concimazione organica, la ricerca della qualità, ci siano molte opportunità di longevità. Oltretutto i costi ambientali per rifare un vigneto sono enormi. Sarebbe quindi opportuno indirizzare la viticoltura verso un rinnovo lento e molto rado. In Francia ci sono vigneti centanari mi pare, in Italia quasi nulla… c’è solo la frenesia dei soldi.