La corsa al rialzo

 Le quotazoni del vino, in particolar modo il vino Chianti Classico, sono legate alla prosperità e alla crisi. Negli ultimi 18/24 mesi le quotazioni sono a circa il 50% del costo di produzione. Tutto normale, questo periodo è stato il periodo dei commercianti: hanno potuto scegliere e decidere quanto pagare, se il prezzo non andava bene a uno andava bene a un'altro.

Come in Borsa, tutto è una speculazione. C'è chi scommette al ribasso, chi scommette al rialzo. La scommessa al ribasso ha premiato fino ad oggi, ma le condizioni stanno cambiando. Le scommesse ora si faranno al rialzo: le condizioni meteo ormai non permetteranno produzioni adatte al ribasso, anzi la prossima vendemmia assicurerà oltre alla scarsità, scarsa qualità. A meno di un miracolo. L'Euro ogni giorno si svaluta.

Ecco allora, ora comincia la corsa al rialzo.

Effetto vulcano sui prezzi del vino?


  Le condizioni meteo non accennano a migliorare. Nebbia, pioggia e temperature fresche stanno influenzando in particolar modo la vite. Il vulcano islandese dal nome impronunciabile sta immettendo nell'atmosfera una grande quantità di solfiti che in qualche modo riflettono la luce solare. L'ultima eruzione è durata due anni, nell'800, ed è impossibile fare una previsione sulla durata di questa eruzione.  Se l'influenza sul clima è questo, potremo avere come conseguenza una diminuzione della qualità dei vini prodotti nel 2010 sopratutto nel Nord e Centro Italia.

Per questo motivo i prezzi dei vini all'ingrosso potrebbero aumentare notevolmente, in quanto le annate vecchie si valorizzerebbero di molto. E' una previsione azzardata ma potrebbe proprio andare così, tenendo presente la progressiva svalutazione dell'euro nei confronnti del dollaro che favorisce l'esportazione.