Il Davide Matassini Pensiero su manifestino contro i diserbanti

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Cari Viticoltori, tutti,
Paolo Cianferoni che tutti conoscete, mi ha messo al corrente del “ grande scalpore” (al momento ben quattro commenti, un successo !!) che ha suscitato l’iniziativa locandina con annesse cartoline sul tema dell’ uso dei diserbanti in vigna.
In tutta sincerità Paolo ha scritto una risposta a questi commenti, un post mi ha detto, che gentilmente mi ha inviato per farmelo leggere e magari integrare.
Poiché sono abituato a farle da solo queste cose, le risposte, e tal volta anche le domande, ho ringraziato, ed ho chiesto a Paolo di attendere qualche giorno prima di inviare una risposta e darmi il tempo di farlo personalmente, chiedendogli gentile ospitalità all’interno del suo blog, spero di non sbagliare termini, blog, post ……
Il caro amico Paolo, mi ha anche consigliato di essere breve, perché? Perché, oggi si fa così mi ha detto e comunque già lo ringrazio.

Bene, ecco il  DavidMatassiniPensiero:

Paternità dell’ iniziativa: David Matassini. Nome in codice : TERRA CURATA TERRA INNAMORATA ovvero Noi: leggi PRODUTTORI il VINO nel CHIANTI lo facciamo senza quella roba là.
Motivazione: una mattina di primavera, questa, passeggiando sopra casa mia, zona S. Giusto in Salcio (Radda in Chianti) mi imbatto, in forte contrasto con la bella e rigogliosa vegetazione circostante, in una VIGNA trattata con DISERBO, con gli effetti che tutti voi potete immaginare (vi allego foto) diserbo_matassini
Reazione : Sdegno della REALTA’,(non delle cose, come in S. Agostino), ma DELLA VIGNA, e questa volta nel senso di S. Agostino. Elaborazione: CORAGGIO, ragazzi, le VIGNE (cose, in S. Agostino) si POSSONO CAMBIARE e anche questa volta nel senso di S. Agostino. Azione: Innocua, quasi puerile, (un educanda incazzata avrebbe concepito qualcosa di più incisivo), produzione di manifestino. Manifestino, sul quale si è aperto durante la sua preparazione ampio dibattito sui termini, sulle virgole, posizione dei nomi delle aziende e addirittura sui colori che avrebbero potuto infastidire l’uno o l’altro produttore, roba, vi assicuro da far rinunciare all’iniziativa. NON HO MOLLATO !! e il prodotto è quello che conoscete. Secondo me qualche casa produttrice di diserbanti ne risentirà fortemente.
Finalità : IO, non noi, VOGLIO, e non vorrei, che LA NOSTRA, e non mia o tua, TERRA NON sia PIU’ AVVELENATA !
Diserbante legale o illegale, che io beva VINO o ACQUA per me sempre VELENO E’.
Ricordiamolo, siamo sempre
solo dei PROVVISORI GESTORI di un vero BENE COMUNE, che tanto di moda è adesso. Anche un po’ di retorica che non guasta mai  :-  Quale TERRA vogliamo lasciare ai nostri figli e figlie ? È vero, andare troppo per il sottile è difficile, lo riconosco, e come diceva sempre l’Agostino, sono tempi cattivi, dicono gli uomini, VIVANO BENE ed i tempi saranno buoni. NOI SIAMO I TEMPI. Alla faccia dei primini della classe, degli esibizionisti, e anche di facebook…
A completa, e gratuita, disposizione per la prossima dirompente azione.
Saluti a TUTTI
David Matassini
Ps:, consiglio la lettura del bel libro di EMILIANO GUCCI ( ed. Laterza ),”Sui pedali tra i filari, da Prato al Chianti e ritorno“ soprattutto dei capitoli “Terre a mano in difesa della natura” e “ Convenzionale, naturale, bio VINO? “, notevoli, a riguardo del tema.

Mi raccomando

Una vigna diserbata
Una vigna diserbata

Mi raccomando, fate il vino con l’osmosi inversa e poi premiateli, fate il vino col glifosate e poi premiateli, fate il vino come un qualunque business e poi premiateli, fate il vino con gli additivi e poi premiateli.

Magari punite chi pratica il buon senso, che quello è morto cadavere. La cultura e le tradizioni e l’ambientalismo ci fanno un baffo.
Grandine o siccità o alluvioni in agricoltura, è meglio vivere e operare nella nostra amata agroindustria, mi raccomando. Le calamità e la cultura non devono incidere sul mercato globale, tanto si trova tutto a buon mercato ed è meglio tenere ignoranti tutti. La forza lavoro non manca, gli schiavi ricattabili li troviamo sempre, dunque non seguite i pazzi predicatori dei vini naturali. Anche loro un giorno si convertiranno oppure venderanno a noi. State tranquilli, abbiamo dalla nostra parte la politica, i telegiornali e i poveri.