Comincio ad essere un po perplesso per le troppe persone sui social enoici, Instagram, Facebook, Twitter, insomma i “protagonisti” del mondo vino, i professionisti della comunicazione o persone amanti del vino o produttori che raccontano con le immagini le proprie storie, le proprie bevute, che troppo spesso fotografano, lodano, esaltano le bevute con i (soliti) vini di lusso, costosissimi, irraggiungibili (ma evidentemente non tanto data la frequenza di visibilità). Non è invidia, intendiamoci, (“lui in fondo è un contadino”) ma a me sembra, dal tono, che vogliono comunicare un fondamento: voi siete i poveracci che si accontentano, noi siamo quelli che si permettono certi vini costosissimi e dunque “io sono io e voi non siete un cazzo” (Marchese del Grillo Cit.).
Ecco, questa la volevo proprio dire.