Dopo un inverno estremamente mite, le viti si sono risvegliate dal letargo invernale con molto anticipo. Ma da inizio Maggio fino alla terza decade di Luglio pioggia e temperature al di sotto della media hanno annullato l’anticipo. Grandinate a macchia di leopardo molto gravi si sono verificate in quel periodo. Ma anche quando le condizioni si sono stabilizzate nella norma con temperature anche alte e giornate soleggiate da fine Giugno e tutto luglio, non sono mancati numerosi temporali, qui nel Chianti. Pregare tutte le volte che l’instabilità atmosferica non causi grandine è ormai abitudine. Però occorre ammettere che chi ha lavorato bene, con la fortuna, la qualità dell’annata promette grandi cose: caldo e piogge al momento giusto stanno creando condizioni ottimali per una ottima annata.
L’invasione dei turisti. Non so se è una mia impressione ma nell’ultimo mese assistiamo ad una specie di arrembaggio di turisti qui in Chianti: che abbiano tutti deciso all’ultimo momento di venire in Chianti? Che sia l’ottimo vino che si beve in Chianti? Strade intasate e ristoranti strapieni, ma forse una delle cause principali è che l’Italia al momento è immune da attacchi terroristici; si preferisce spender di più ma rimanere in sicurezza (il Chianti per ragioni storiche è un territorio estremamente controllato e sicuro), piuttosto che raggiungere mete fino a ieri ambite ma oggi a rischio.