Non avrei mai pensato alla tanta partecipazione con numerosi interventi a un post su Facebook, in cui si affronta l’argomento degli esclusi nelle guide del vino.
Il nocciolo, in sintesi, è questo: molti produttori sono esclusi dalle recensioni delle guide, nonostante l’invio dei campioni. Legittimo, dipende dalla linea editoriale e degustativa: qualcuno è premiato in una guida mentre in altre non è nemmeno recensito, come me, oppure altri purtroppo non sono mai stati recensiti da nessuno.
Ma il fatto che i curatori delle guide non spieghino perché dell’esclusione nonostante i vini inviati come da loro richiesto, questo è sicuramente frustrante per qualsiasi produttore bravo o non bravo, noto o sconosciuto. In effetti un cenno, una telefonata, due righe gentili darebbe certezza al produttore che il suo vino è stato degustato, ma anche sarebbe un’incentivo a far meglio, a capire dove si sbaglia per migliorare e una piccola soddisfazione dal sapere che si esiste.
Questa è una delle buone ragioni perché non sono mai voluto andare a finire su una guida.
Finire sotto la lente di gente che di vino molto chiacchiera e poco sa !
Con somma mia soddisfazione, il mio vino viaggia da Giappone ad Australia e in tutta la nostra cara Europa (Francia compresa) per la gioia e goduria dei miei consumatori ed
amici che non hanno bisogno di una guida per orientarsi verso il buono, sano e giusto.