Rimanere artigiani, oggi.

E’ sempre più difficile rimanere artigiani. Fatturazione elettronica, obblighi telematici con scadenze strettissime e tanto altro sembra tutto in funzione di un percorso verso l’eliminazione dei piccoli artigiani. Ascolto e osservo: solo i grandi gruppi con la loro economia finanziaria possono andare avanti e impongono le loro decisioni. Tutto deve implacabilmente crescere, sempre più, sempre più, a scapito degli artigiani che chiudono le attività senza ormai alcun ricambio generazionale e degli operai che guadagnano sempre meno (ci sarà infatti sempre qualcuno nel mondo a lavorare per meno). Un mondo che si basa sulla crescita, ma quale crescita e a quale prezzo?

I mesi invernali

I mesi invernali per i piccoli produttori come me sono davvero depressivi economicamente, poichè le vendite stagnano mentre le spese rimangono e addirittura lievitano. Questo inizio 2013 appare ancora più triste, la depressione generale è palpabile. Se si trattasse di decrescita felice, sarei felice; ma sembra più una decrescita infelice. Infelice perchè anche la speranza, motore della vita in genere, è bassa e si arriva spesso alla rassegnazione. Le prossime elezioni dovrebbero rappresentare una scintilla di speranza, come sempre è stato, ma non sono sicuro che sia così. Si parla solo di tasse e i discorsi non si scostano quasi mai dalla materialità. Occorre convincersi, ed io per primo, che il futuro è investimento del passato ma anche del presente, per cui… meglio beverci sù… anche se arriva l’Atto di Contestazione dall’Ufficio delle Dogane di Arezzo per “ritardata presentazione della distinta relativa ai trasferimenti intracomunitari di vino per il mese di settembre 2009, avendola presentata in data 02.12.2009, anzichè entro il quinto giorno successivo al termine di ciascun mese”, sanzione da 258,00 a 1549,00 euro, ma per una definizione agevolata dell’illecito di euro 94,75 pari a 1/3 della sanzione.