La burocrazia che mette ansia

 

Di questi tempi i soloni dell’informazione commentano, prevedono e giudicano, dall’alto
della loro supponenza, sicuri di avere un reddito per qualsiasi sentenza, previsione e
commento. O.k. Il mondo è bello perchè vario.
Chi però è abituato a vivere basandosi sul concreto e sulla praticità, sulla quotidianità della
vita, i figli, la compagna o il compagno, la scuola, i conti e quant’altro si vuole, quando si
imbatte nella burocrazia, nelle assurde migliaia di scadenze, obblighi, sanzioni, regole e
contro regole, balzelli di ogni genere, in una parola la BUROCRAZIA, la depressione
aumenta fino a desiderare la morte.
Si perché la crisi è anche figlia della Burocrazia. La burocrazia uccide chi produce:
sia imprese che agricoltura. Quindi la burocrazia uccide tutti.
Sarà perfettamente inutile rinegoziare il debito italiano in UE se non si dimezzano almeno
le incombenze per produrre. Le sapienze e le conoscenze di meravigliosi artigiani sono
bruciati da burocrazia e burocrati: la mancanza di credito, questione centrale degli opinionisti, è solo un aspetto molto parziale del problema.
Ma allora cosa si aspetta ancora?
Mettere insieme tutte le forze per uccidere la burocrazia, ora, subito, altrimenti son cazzi
amari per tutti.
Capito cari partiti?