36 blogger in visita a Caparsa

Erano tutti insieme, i 36 blogger provenienti da tutto il mondo in visita ieri a Caparsa. Devo confessare una certa tensione prima dell’arrivo, ma sopratutto quando sono scesi dal pullman: armati di cavalletti, macchine fotografiche, i-Pad, computers, sembrava d’essere in un mondo proprio virtuale. Virtuale o no, ho fatto la mia visita guidata, e ho cercato di comunicare la realtà dei piccoli coltivatori di vino nel Chianti Classico. Ho cercato di spiegare le differenze di stile, di vita, ma anche sociali e politiche tra “Wine Industries” e Vignaioli…

L’impressione è che la categoria “giornalisti” sia un pochino in declino, in quanto internet sta spiazzando questa categoria, e i wine blogger, che si radunano ogni anno in Paesi diversi, quest’anno si sono radunati in una  conferenza a Franciacorta (EWBC 2011, 14/16 Ottobre) per organizzarsi e scambiarsi idee. Una passione, in comunità, davvero grande…

Questi burberi produttori di vino…

Spesso noi produttori siamo scontrosi o burberi con chi ci visita. In effetti le visite dei turisti, degli enoappassionati o dei giornalisti si verificano a volte all’improvviso, magari quando hai il boccone in bocca, oppure mentre ti trovi in cantina dentro un tino, oppure dopo una stanca giornata di lavoro. Anche su appuntamento, ripetere spesso le solite cose, può diventare noioso. E così produttori di fama come Valentini o Soldera, a volte possono essere stati un poco scontrosi.

Anche a me succede. Vi racconto la storia con Irene Grandi. Alcuni anni fà, 6/7, arriva un’auto quì a Caparsa, ora di pranzo, io col boccone della pastasciutta dopo una levataccia e una lunga lavorata… potete immaginare la fame. Grido dalla finestra parolacce… ma poi Gianna, la mia compagna, mi calma e mi dice di uscire a vedere. Nervoso, esco e trovo una coppia, gentile, io estremamente seccato rispondo che sì si può visitare la cantina…. mentre andiamo in cantina guardo meglio e dico “… ma lei assomiglia… assomiglia a una cantante, non ricordo il nome…” e la fanciulla risponde “…. si, sono Irene Grandi…”, insomma immaginate che figuraccia abbia fatto. Ho cercato di cambiare il tono, ho anche chiamato mio figlio Filippo per un autografo… ma intanto il burbero Paolo si era rivelato!