Una questione fondamentale

 

La discussione che riguarda il mondo del vino, si potrebbe trasferire nel mondo quotidiano.

Il recupero di un'identità, di una cultura, ma sopratutto di un modello di vita più soddisfacente, più lento, più rispettoso dell'ambiente e dell'uomo, dovrebbe essere una questione fondamentale. Esso

passa attraverso un cambiamento del modello di società e quindi dei comportamenti individuali.

La felicità non si raggiunge con il miraggio e l'acquisto dell'ultimo modello del telefonino, o dell'ostentazione dell'auto più grossa, ma attraverso una propria serenità che si può conquistare con forti basi culturali e se vogliamo spirituali, ma sopratutto occorre abbandonare l'idea che i beni materiali rappresentano “il massimo”.

Quando un produttore di vino "naturale" riesce con il suo comportamento, con la sua opera e il buon vino, con la sua identità, con la sua eticità a comunicare la speranza di cambiamento, questo è positivo.

Se un produttore di vino cerca il successo, vuole l'ultimo Suv, pretende di lavorare basandosi sul mero marketing e come un camaleonte cambia secondo le tendenze del mercato, questo è negativo.

La storia di Caparsa, di Roberto Giuliani, Lavinium.com

Con grandissimo piacere è stato pubblicato su Lavinium.com, uno dei migliori siti di giornalismo enogastronomico, la Storia di Caparsa e di Paolo Cianferoni.

Con grande emozione riporto il link di accesso:

http://www.lavinium.com/simposi2010/giuliani_doppia_verticale_doccio_a_matteo_caparsino_2010.shtml

 

L’Odore della Terra

 E' da un paio di giorni che a Caparsa, ma penso in Chianti tutto, si respira un'aria puzzolente. Ma non è il puzzo di fogna o puzzo malsano: è l'odore della terra che fermenta. La pioggia continua del 23 Aprile, accompagnata da temperature finalmente primaverili sta attivando il terreno; Tutti i microorganismi, microflora e microfauna, componenti della complessità viva del vigneto, si stanno attivando. L'odore è inconfondibile. La fermentazione è in atto. Tutto questo non certo dove si usano i diserbanti o la tecnica spinta per la produzione, ma significamente sta accadendo nei vigneti “vivi” dove l'uomo interagisce con naturalezza nei processi complicati degli ecosistemi. Sta cominciando il tempo dei funghi e degli micro-ecosistemi. Funghi buoni e non buoni, ma sempre espressione del terreno e dell'ambiente. La vite, per chi sta in città incomprensibilmente, sta risentendo di questi fatti, e il vino sarà il risultato anche di questi giorni. 

Come recuperare tutto quello che si è perso negli ultimi 18 mesi

 Leggo e riporto: “Il Gifco (Gruppo italiano dei fabbricanti di cartone ondulato) è sicuro: i
prezzi dei prodotti finali in cartone aumenteranno ancora del 15% nel
2010. E il rincaro non è riconducibile alla crisi economica ma, al
contrario, alla fase iniziale di ripresa già in atto. La carta a causa della ripresa economica
sta registrando aumenti di prezzo del 30%, con punte di oltre il 40% per
alcune tipologie. Le aziende produttrici preferiscono parlare di "recupero" piuttosto che di
"rincaro" del prezzo finale: i prezzi saliranno cioè per recuperare tutto
quello che l'industria ha perso negli ultimi 18 mesi,
quando i listini
erano stati ritoccati al ribasso sempre in relazione all'andamento delle
materie prime.”
Ora io mi dico: Nel comparto vino che succede?  La ripresa economica è solo per alcuni? E se anche noi produttori di vino volessimo recuperare tutto quello che si è perso negli ultimi 18 Mesi?

Se ci mettessimo d'accordo tutti quanti? (In effetti il Gifco rappresenta il 90% della
produzione…)