Lungi da me fare contrapposizioni o confronti astrusi è certo però, per me, che i cambiamenti climatici stiano dando una mano ai vini prodotti nelle zone più interne e fresche del territorio Chianti, in particolare a Radda in Chianti. A Radda si vendemmiava a ottobre inoltrato e nonostante questo non ovunque si raggiungevano gradazioni di alcool di 12,5° e sempre nei vigneti esposti a sud, le zone più calde e quindi con maturazioni ottimali.
Dagli inizi degli anni 2000 assistiamo a una maturazione precoce del Sangiovese e le maturazioni avvengono molto anticipatamente rispetto al passato, tanto che e la vendemmia inizia a settembre ormai sempre più regolarmente con gradazioni che superano i 13,5° superando a volte i 15°.
Questo fatto suggerisce che le condizioni climatiche in zone notoriamente più calde, come Montalcino dove il sangiovese maturava con equilibri fantastici che hanno reso famoso il Brunello di Montalcino, oggi favoriscono eccessi di alcool rispetto agli equilibri del passato. Mentre zone fresche come Radda ne beneficiano. E’ come se a Radda si facessero oggi i vini di 30 e oltre anni fa a Montalcino.
Queste mie considerazioni non devono essere intese come dire che i vini di Radda sono più buoni di quelli di Montalcino, ma devono essere intese come denuncia ai Cambiamenti Climatici, che stanno scompigliando il mondo che conosco, quello del vino
Beh che i vini di Radda stiano avendo una serie di riconoscimenti (sempre fra i piu premiati dalle guide) lo dice anche il prezzo, con Montevertine (leggevo che hanno proprio di recente acquistato una vigna rivolta a nord) e Monteraponi che sono sempre piu’ sulla cresta dell’onda con i loro top wines raddoppiati nel giro di pochi anni e Istine che da zero e’ diventata una delle realta’ piu conosciute (oltre che premiate).
Appena trovato il tuo blog tramite Google e devo dire che sono davvero felice di averlo trovato. Davvero amano i tuoi post.