Blockers e il Gallo

IMG_2786Passeggiando per Manhattan mi i sono imbattuto in una locandina di un film di prossima uscita : Blockers (vedi il trailer in lingua originale), in Italiano “Giù le mani dalle nostre figlie”. Come vedete dalla foto c’è un gallo, del tutto uguale al Gallo simbolo del nostro territorio e vino Chianti Classico. In effetti nella locandina in italiano non è presente, ma possiamo notare come nel trailer in lingua originale appare proprio il gallo nero, marchio famoso in tutto il mondo.

Non so cosa pensare, certo è che copiare il marchio è cosa molto strana, soprattutto quando mi ritorna in mente la causa persa a suo tempo dal Consorzio Chianti Classico Gallo Nero nei confronti della famiglia Gallo produttori di vino in USA che consideravano la parola nero un dispregiativo. Costò molte centinaia di milioni di Lire all’epoca, e il Consorzio non ha più potuto usare la parola Gallo Nero in qualsiasi pubblicazione.

 

Insofferenze emergenti

vino in bicchiereComincio ad essere un po perplesso per le troppe persone sui social enoici, Instagram, Facebook, Twitter, insomma i “protagonisti” del mondo vino, i professionisti della comunicazione o persone amanti del vino o produttori che raccontano con le immagini le proprie storie, le proprie bevute, che troppo spesso fotografano, lodano, esaltano  le bevute con i (soliti) vini di lusso, costosissimi, irraggiungibili (ma evidentemente non tanto data la frequenza di visibilità). Non è invidia, intendiamoci, (“lui in fondo è un contadino”) ma a me sembra, dal tono, che vogliono comunicare un fondamento: voi siete i poveracci che si accontentano, noi siamo quelli che si permettono certi vini costosissimi e dunque “io sono io e voi non siete un cazzo” (Marchese del Grillo Cit.).

Ecco, questa la volevo proprio dire.