Equilibri

Equilibrio di mercato; equilibrio mentale; equilibrio familiare; equilibrio generazionale; equilibrio nel vino; equilibrio nel Consiglio di Amministrazione; equilibrio tra moglie e marito; equilibrio sociale; equilibrio tra popoli; equilibrio politico; equilibrio fisico; equilibrio energetico; equilibrio del pensiero; equilibrio delle forze di gravità; equilibrio sentimentale; equilibrio psicologico; equilibrio economico; equilibrio di giudizio; equilibrio morale; equilibrio finanziario; equilibrio di luci; equilibrio naturale; equibrio ambientale; equilibrio fogliare; equilibrio tra razze; equilibrio cellulare; equilibrio universale;

equilibrio del c***o;

 

Ho fatto un sogno

Ho fatto un sogno. Attraverso una porta ho visto i produttori del vino Chianti Classico che si appropriavano di quei valori necessari per creare positività nel comune sentire e agire. Uniti in quel magnifico territorio dei Monti del Chianti per esprimere il frutto di un lavoro iniziato prima di noi, al tempo degli Etruschi e forse prima.

Uniti senza leggi, lacci e lacciuoli, dove l’egoismo del proprio orticello non esisteva, dove il senso della comunità prevaleva sui piccoli interessi personali e quindi le regole non servivano.

Il sogno continuava con un veloce e trionfale raggiungimento di traguardi qualitativi e mercantili, mai visti in un territorio di vino. Il vino Gallo Nero ai vertici mondiali dove l’efficienza, la solidarietà tra produttori, l’unicità di tutti i vini espressi in quei Monti era riconosciuta e apprezzata, raggiungendo quotazioni impensabili fino a qualche mese prima.

Ho fatto un sogno.

Responsabilità e irresponsabilità

Quando una denominazione come quella del Chianti Classico soffre sul mercato è perchè esistono, o per lo meno sono esistiti, atteggiamenti di irresponsabilità tra i produttori.

I produttori e gli imbottigliatori, hanno sempre pensato e agito per conto proprio, senza mai avere una linea comune, senza mai sacrificare qualcosa, magari un po di produzione più scadente, senza avere una forte identità di riconoscibilità del territorio nella denominazione Chianti Classico.

Per questo motivo alla lunga molti Brend aziendali hanno finito di valere più che i vini supercontrollati Docg, mescolandosi e confondendosi tra loro.

Quindi la responsabilità di questa situazione è riconducibile anche agli stessi produttori che hanno agito irresponsabilmente, attratti da facili guadagni. Per rimediare, l’unico percorso fattibile è la riconoscibilità per il consumatore del vino integralmente prodotto insieme alla menzione comunale e poi, successivamente, arrivare alla zonazione.

Un Chianti? No Grazie, un Chianti Classico!

Il dibattito tra i Soci del Consorzio Chianti Classico sta proseguendo, le considerazioni sui singoli punti sollevati dal CdA e che andremo a votare presto sono diverse, ma l’unanimità del dibattito si converge sul fatto che occorrerà d’ora in avanti cercare di affrontare la questione del vino Chianti, unica denominazione in Italia che richiama il nome di un altro territorio. Infatti nel territorio del Chianti (geograficamente chiamato Monti del Chianti) si produce solo il vino Chianti Classico Docg e non il vino Chianti.

La madre di tutte le battaglie negli anni avvenire è proprio questa esosa questione: si può cercare di innalzare la “piramide qualitativa” del vino Chianti Classico, ma rimane tra la stragrande maggioranza dei consumatori la non facile distinzione tra vino Chianti e vino Chianti Classico. In questa ottica anche il marchio Gallo Nero, ritenuto dalla maggior parte dei Soci l’unica vera distinzione visiva tra i due vini, non sembra bastare. Interessante l’opinione di chi ritiene che il marchio Gallo Nero non serve a nulla, ed anzi trascini verso il basso tutti i vini in quanto è un marchio che non garantisce la qualità mentre oggi quel che conta è l’effettiva qualità del vino e il Marchio Aziendale non la denominazione.

I marchi aziendali, il prestigio di un’azienda produttrice, secondo voi, sono più o meno importanti di una denominazione? Vale la pena investire milioni di euro in un marchio di territorio e quasi nulla per la sua effettiva difesa?