Mi raccomando

Una vigna diserbata
Una vigna diserbata

Mi raccomando, fate il vino con l’osmosi inversa e poi premiateli, fate il vino col glifosate e poi premiateli, fate il vino come un qualunque business e poi premiateli, fate il vino con gli additivi e poi premiateli.

Magari punite chi pratica il buon senso, che quello è morto cadavere. La cultura e le tradizioni e l’ambientalismo ci fanno un baffo.
Grandine o siccità o alluvioni in agricoltura, è meglio vivere e operare nella nostra amata agroindustria, mi raccomando. Le calamità e la cultura non devono incidere sul mercato globale, tanto si trova tutto a buon mercato ed è meglio tenere ignoranti tutti. La forza lavoro non manca, gli schiavi ricattabili li troviamo sempre, dunque non seguite i pazzi predicatori dei vini naturali. Anche loro un giorno si convertiranno oppure venderanno a noi. State tranquilli, abbiamo dalla nostra parte la politica, i telegiornali e i poveri.

“Chiuderemo le aziende!”

Registro_telematico_convegno

Risposta secca alla mia domanda “Che succede se le piccole aziende vitivinicole non riescono ad adeguarsi all’obbligo della tenuta del registro telematico nei termini?” (Ndr. 30 Dicembre 2016). Allorché mi sono alzato e uscito, senza parole, dall’Auditorium della Banca Chianti a San Casciano Val di Pesa, dove stamattina il Consorzio Chianti Classico ha organizzato un convegno con i funzionari del Ministero Agricoltura e della Repressioni Frodi.

Superfluo aggiungere altro. Ma mi dispiace davvero tanto per le piccole realtà virtuose, oggi, sparse in Italia, a meno che…

E’ tutto un gran mer…cato

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E’ tutto un marketing.  Al Giro d’Italia di domenica 15 maggio qui a Radda in Chianti ho visto carovane di camion carichi di pubblicità da smontare e rimontare ogni giorno, ho visto persone speranzose, solo quello poi, che una televisione si soffermasse sulla propria insegna. Nel mio mondo del vino le Guide dei vini offrono continuamente proposte pubblicitarie per il (loro) marketing, altre persone “addette ai lavori” pretendono che dedichi il mio tempo a loro, io che mi sembra di non aver più tempo per me, per la mia famiglia, per il mio lavoro che mi piace fare ossia in vigna e cantina.

Marketing, marketing e poi marketing. Sui siti in Internet è una continua pubblicità, devi stare attento a cliccare perché altrimenti ti appare la pubblicità dell’auto, della banca o del cazzo ritto. Come una folla con i depliant in mano che ti rincorre dietro, e te che cerchi si sguizzar via, di scappare cercando una via di fuga introvabile.

I social anche, devi avere mille accortezze per non farti entrare in dinamiche perverse dove sempre è la pubblicità che cerca di sopraffarti.

Insomma, quell’articolo  su Huffington Post “Il girono in cui ho smesso di dire sbrigati” è solo una parte di quanto c’è a giro. E nessuno, io compreso, ne è immune. La Natura con la recente grandinata forse mi sta sussurrando: chi te lo fa fare di correre così? Ma … Come rallentare?

il bello e il brutto di essere vignaiolo

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bella è la quiete, brutta è la grandine;
bello è lavorare fuori, brutto è lavorare in ufficio;
bello il sole sulle vigne, brutto il forte vento;
belli gli animali fuori dei vigneti, brutti gli animali dentro i vigneti;
bello veder crescere i figli, brutto vederli litigare;
belle le macchine per lavorare nuove; brutte le macchine vecchie;
bello quando non si rompono le macchine, brutto quando si rompono;
bello riposare, brutto vivere per lavorare;
bello rispondere al telefono, brutto rispondere al telefono mentre mangi;
bello il vigneto curato, brutto il vigneto diserbato;
bello l’amatore del tuo vino, brutto il denigratore del tuo vino;
bello bere vino ai pasti, brutto bere vino fuori pasto;
bello insegnare qualcosa, brutto non poterlo fare;
bello quando fai il vino, brutto doversene separare;
bella la gioia, brutta la depressione;
bello tornare stanchi dal lavoro, brutto non andare al lavoro;
belli i lavori manuali, brutta la burocrazia;
bella la vigna del vicino, brutta l’invidia;
bella la botte nuova, brutta la botte troppo vecchia;

bello il vino!