Trattoristi cercasi

Non so se la situazione è simile in ogni dove, certo è che a Radda in Chianti mancano i trattoristi. ma non solo loro. Addirittura c’è chi “ruba” gli operai agli altri, per mancanza di manodopera. Certo che vivere a Radda in Chianti non è facile: bello il posto in vacanza, ma caro arrapanato e senza servizi di alcun genere per chi ci vive.

Occorre un’auto di propietà, perchè per spostarsi i bus non esistono (qualche rara corsa per Firenze o Siena), gli affitti delle case sono alti a causa dell’offerta verso gli stranieri che assicurano prezzi più alti, senza parlare dei negozi di alimentari, anche la Coop, con prezzi molto superiori alla media delle città.


Inoltre i Raddesi non fanno figlioli, l’immigrazione da Paesi extra europei si è da tempo fermata, addirittura molti extracomunitari residenti hanno lasciato Radda per raggiungere luoghi con più servizi, come la Germania. La popolazione locale sta progressivamente diminuendo; a fronte di diverse aperture di ristoranti e accoglienze turistiche, anche loro, hanno difficoltà di reperimento di manodopera sia perchè il lavoro è stagionale, sia per i motivi sopra accennati.


La formazione dei trattoristi è inoltre difficoltosa, perchè l’incombenza e i rischi sono del datore di lavoro ma sopratutto perchè chi ci prova non ha “orecchio” col motore, non ha nessuna preparazione della fisica (intendo un minimo di conoscenza scolastica di massa, baricentro, pendenze, contropendenze, gravità, valutazione delle tempistiche, ecc) e della meccanica (oltretutto i nuovi trattori 4.0 sono ormai irriparabili senza essere ingegneri informatici…). In pratica non c’è più nessuno che “nasce” sul trattore e gli arrosti e i danni ai trattori e alle macchine relative sono numerosissimi (l’unico meccanico di Radda Dicet), ma anche arrosti e danni nei vigneti…. e con questo chiudo l’esternazione perchè altrimenti sono troppo brontolone.

Un commento su “Trattoristi cercasi”

  1. Bellissimo racconto e mintrovi d’accordissimo in tutto. Io che ho un’azienda Agricola con terreni sparsi tra Diversi comuni del Chianti e Chianti Classico mi trovo con lo stesso problema , con 6 dipendenti avventizi ma da anni che lavorano con noi con un rapporto di famiglia in tutto e naturalmente stranieri da luglio mi sono trovato sempre a contare uno di meno per ogni mese fino ad oggi perché il settore edile con questo 110 ha richiamato forza lavoro a prezzi non permissivi per noi poveri agricoltori. La ricerca da luglio ad oggi è diventata un’ossessione per arrivare pronti alla primavera. Le aziende in prossimità di comuni con la stazione ferroviaria sono avvantaggiate perché molti stranieri che vivono nelle città o in comuni dove gli affitti sono inferiori si spostano con il treno mentre i comuni serviti con bus di linea hanno poche corse che non permettono di lavorare un’intera giornata e risulta un problema con la stagione estiva dove si lavora presto per il fresco. Finita la generazione degli ottantenni che ancora per amore dei campi resistono il futuro di questo nostro amato stile di vita /lavoro è preoccupante. Sempre più squadre di stranieri con assunzioni dubbie e con poche capacità agricole prenderanno il posto anche sui trattori sempre più elettronici e costosi. Io da giovane 35 enne che fa l’agricoltore per scelta propria sono molto amareggiato e dispiaciuto.

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