Il vino per me e molti vignaioli è come un figlio. La produzione in vigna è come un parto, la nascita è un’evento unico, la crescita è un’avventura.
Come per tutti i figli, qualche nascita è piena di problemi, altre più facili. La “gestazione” di quest’anno, a Caparsa, non è delle migliori a causa di diverse condizioni ambientali avverse, non certo per il poco amore o attenzioni. Se nascerà un figlio diversamente abile, oppure con qualsiasi altro problema, sarà sempre un mio figlio, un figlio da amare, fino in fondo.
Dopo questa metafora, vorrei invitare tutti coloro che mi domandano: “qual’è il vino o l’annata migliore?” a non farmi MAI questa domanda. Ogni vino, ogni annata è un’atto d’amore per questo prodotto: non ci sono nè ci potrebbero essere differenze.