L’ennesiama burocrazia

Oggi ho perso la testa. Stamattina come da appuntamento mi sono recato alla CCIAA di Siena, ufficio ambiente, per ritirare una c***o di chiavetta USB che dovrebbe sostituire le denunce cartacee per lo smaltimento dei rifiuti, per un sistema di tracciabilità dei medesimi. E lì sono andato in escandescenze, con urla, e mi sono fatto anche ricevere dal dirigente, dietro scrivania con pili di foglie, imperturbabile, tanto lo stipendio lo prende lo stesso.

Per ottenere questa chiavetta avevo impiegato molte ore per compilare l’iscrizione al Sistri on-line e dopo pagamento di euro 120 con bonifico mi è stata comunicato che dovevo ritirare la chiavetta appunto alla CCIAA di Siena. Vado a Siena, ma vogliono per il rilascio della chiavetta copia della ricevuta del bonifico, già a suo tempo inviata per fax a Roma. Nulla daffare, sarei dovuto tornare. In ginocchio li prego di darmela lo stesso, altrimenti avrei perso un’altra giornata di lavoro con la promessa che l’avrei inviata per fax appena tornato a casa. Niente daffare. Allora mi inca**o. L’impiegata mi conduce dal capo ufficio che sostiene che il regolamento è quello, che senza ricevuta del pagamento era tutto inutile. Allora col capoufficio vado dal dirigente, lì il capo ufficio sostiene che non avevo pagato, alzo la voce, perdo le staffe, divento rosso dalla rabbia, sostengo che senza pagamento non averei potuto avere l’iscrizione al Sistri. Urla e strepiti. Alla fine telefono in banca e a mia moglie per cercare questo c***o di ricevuta di pagamento. Miracolosamente vine trovata, inviata per fax e mi danno la chiavetta. Contemporaneamente si scopre che avendo fatto l’iscrizione nei primi mesi dell’anno, era stata inserita una nuova tipologia di categoria, successiva, quella degli agricoltori per cui la domanda di iscrizione doveva essere cambiata…

Sono depresso.

Vado a casa inserisco la chiavetta, il software sistri salta, telefono al numero verde, dopo venti minuti rispondono, il software riesco a sostituito. Ma non funziona, nulla. Allora ritelefono, altri venti minuti di attesa, non ci capiscono nulla, aprono una pratica perchè la chiavetta non funziona.

Sono ancora depresso e ho litigato con mia moglie stasera.

 

Chianti senza inceneritore? Si grazie!

Coma ormai forse in molti sanno, è previsto la costruzione di un inceneritore nel Chianti, in Loc Testi che servirebbe oltre il Chianti, anche altre zone della Toscana.

E’ sorto un comitato e vi invito a linkare sul sito http://chiantisenzainceneritore.it 

Io aggiungo, che anche se l’inceneritore fosse stato previsto in altra zona, un’altro comitato sarebbe sorto. Occorre infatti ribaltare il concetto della distruzione dei rifiuti in un altro concetto di valorizzazione dei rifiuti e considerarli come una risorsa. Una risorsa che se ben gestita può avere addirittura profitti e non distruzione, come alcune esperienze dimostrano. Occorre però una volontà non solo politica ma anche civile e popolare. Questa protesta deve principalmente provocare il confronto e la sensibilizzazione delle popolazioni affinche si inizi un percorso nuovo. Gli stessi ingenti investimenti per l’inceneritore, possono essere semplicenemte dirottati per progetti di riciclo. I tempi sono maturi.