Slow Wine 2022: Chiocciola per Caparsa e Top Wine per Chianti Classico 2018 Caparsa

Felice. Sono ormai oltre 10 anni che Caparsa riceve la chiocciola, riconoscimento per quelle aziende che operano in sintonia col sentire Slow Food: Buono, Pulito e Giusto.
E’ questo il centro di tutto: fare vino cercando il rispetto dell’ambiente, nel modo più naturale possibile e con le giuste retribuzioni dei collaboratori.
Il vino non è solo il liquido dentro la bottiglia, ma rappresenta un mondo e un modo di intendere la vita che può far scuola. E’ senz’altro l’ultima agricoltura non completamente in mano all’agroindustria, è senz’altro un baluardo di tradizioni dei territori che in armonia con la Natura e i cibi significa, anche nell’indotto, una valenza importantissima sopratutto in Italia, così ricca di bellezze e differenze culturali.
Nella mia vita di vignaiolo ho cercato sempre di dare un messaggio alternativo a certe pratiche invasive in vigna e in cantina, anche con vini altalenanti dal punto di vista tecnico ma sempre riconducibili all’essenza delle annate. Queste differenze sono il cuore dell’amatore e devo ammettere che, anche grazie a Slow Wine, mi sento in pace con ciò che ho fatto e per quello che farò, e ringrazio sinceramente le collaborazioni di tante persone che in qualche modo hanno ruotato e tuttora ruotano intorno a Caparsa con i quali, insieme, siamo cresciuti e cresceremo ancora con l’impegno di sempre.
Due parole sul vino premiato: Chianti Classico 2018 Caparsa. Ecco, si sente eccome la presenza di Fernando Pardini come coordinatore della guida per la Regione Toscana che ha sostituito l’ottimo Fabio Pracchia. Fernando ama i vini fini, bevibili anche in quantità, senza “pesi” esterni, senza fronzoli. Una linea seguita, a mio parere, anche in altri vini premiati. Mi domando che fine faranno i fabbricanti di botti di legno…
Infine, uno speciale ringraziamento di cuore a Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, i curatori pionieri della guida che con passione ogni anno riescono a realizzare questa pubblicazione, riferimento autorevole tra mille-e-uno guide del settore.

La rivoluzione nella nuova guida Slow Wine 2021

La guida Slow Wine nuovamente sorprende per la capacità di innovazione e interpretazione della realtà dei tempi.
All’alba di undici anni fà riuscì a spostare l’attenzione da un’analisi quasi sistematica sui vini portata avanti dalle altre guide verso tutti quei valori aggiunti che una bottiglia di vino rappresenta sopratutto in Italia: sostenibilità, paesaggio, autenticità dei produttori, interpretazione dei territori, cultura, cibo e, diciamolo, l’emozione che una bottiglia di vino deve scatenare.
Quest’anno, con la nuova guida Slow Wine 2021, un’altra intuizione che sicuramente proseguirà perfezionandola negli anni: l’introduzione di un qr code su quasi un migliaio di schede, che rimanda ad una intervista dove la faccia del produttore si vede, dove si sentono le parole, dove si esprimono Storie.
In sintesi una guida cartacea, che si tocca, abbinata al mondo via internet.
Nell’anno del Covid, dove anche le aziende stesse hanno dovuto sforzarsi per presentare in tempo almeno su qualche guida i nuovi vini, dove il tracollo del mercato Ho.Re.Ca ha prodotto notevoli difficoltà tra gli operatori del settore, insomma tra mille difficoltà, questa è una nuova positiva luce in Italia per questo nostro amato mondo enoico.
Quindi vorrei esprimere un sincero ringraziamento e un incoraggiamento a tutto lo Staff di Slow Wine, che possano proseguire in questa avventura con sempre tanto entusiasmo, come noi produttori tentiamo sempre di fare.