Internet e vino, che palle!

Qualcuno mi chiede perché negli ultimi tempi ho rallentato le esternazioni in questo spazio su internet. Ebbene, in tempi abbastanza lontani, il 2010, scrivevo abbastanza spesso perché la sfera internet mi sembrava davvero un fenomeno abbastanza “vergine”, pulito, occasione di comunicazione diretta senza intermediari, preziosa per molti versi per un piccolo coltivatore come me.
Ebbene a parte l’età che avanza inesorabilmente, ultimamente la pazienza, la capacità di concentrazione e il tempo fisico per questo tipo di comunicazione (e lettura) si stanno riducendo per l’estremo affollamento di notizie, di scrittori, di quasi-giornalisti, tutti esperti, insomma una sfera incredibile di attori che mi disorientano, mi impauriscono e a volte mi sconfortano per le tante parole sul vino buttate lì, spesso al vento.
L’uso del tempo. Occorre davvero molto, molto tempo per scrivere con un minimo di buon senso, ma anche leggere con un minimo di qualità nel mare di internet. Dieci anni orsono avevo due, tre siti di riferimento, dove mi sembrava che chi interveniva non costruiva muri, ma cercava di capire. Oggi troppi interventi sono ispirati da ideologie precostituite, muri contro muri, i dibattiti costruttivi si perdono.
Insomma sto vivendo un periodo dove la poesia di internet è ai minimi storici.
E allora ecco che preferisco dedicare più tempo alle mie vigne, alla mia cantina, alla mia famiglia… e molto meno a questo spazio.

Internet e i vignaioli

  Internet, questo mezzo di comunicazione, sta rivoluzionando la vita dei vignaioli? Qualche anno fa le aziende si affidavano a un ufficio stampa, tuttora le grandi aziende usano prevalentemente questo mezzo. Di solito però chi gestisce l’ufficio non può dare notizie con il calore, con la passione di un vignaiolo. Anzi, la “patinatura” dei comunicati è ora considerata una minestra già assaggiata troppe volte e noiosa. Sempre più mi accorgo che i giornalisti prima di scrivere cercano in internet gli argomenti.

Il vignaiolo, attraverso una attiva partecipazione nei due sensi, consumatore-produttore e produttore-consumatore, sta lentamente democratizzando un sistema finora monopolizzato creando una certa confusione e sorpresa, sopratutto da chi gestisce le cose da molto e a volte troppo tempo.

C’è però un rischio in tutto questo, che la cosa diventi una sorta di schiavismo, di dipendenza. Il vignaiolo schiavo di intenet, dove il tempo vola, dove si dimenticano i rapporti umani, l’ansia delle “amicizie” e dove si può addiritture rovinare un rapporto d’amore…