T’amo pio prosecco

Nonostante tutto, nonostante la crisi del vino Chianti Classico, adatto a un consumatore che ama la buona cucina e per questo sempre più in crisi, nei Bar a Radda in Chianti il succeso delle bollicine è enorme: si fanno fuori migliaia di bottiglie di Prosecco, liscio o negli Spritz, ormai la bevanda alcoolica per eccellenza dei giovani.

Talmente grande è il successo, che addirittura alcuni produttori chiantigiani saranno costretti a sostituire il Sangiovese con il Glera, il vitigno del Prosecco? Staremo a vedere, le vie del mercato sono infinite… Nel frattempo lasciatemi abbandonare a una poesia dedicata al Prosecco (non si rivolti Giosuè Carducci nella tomba, è solo uno scherzo). La Poesia si intitola: T’amo Pio Prosecco

T’amo Pio Prosecco, e mite un sentimento

di vigore e di pace al cor m’infondi

O che solenne come un monumento

Tu di Glera i campi di vigne fecondi,

o che al mercato dilaghi contento

l’agil beva dell’uom fecondi:

e t‘esorta e ti inebria, e tu c’ ol lento

alcool con le bolle rispondi.

E del grave bicchier entro l’austera

Dolcezza si rispecchia ampio e quieto

Il divino spritz del briacon nel bar.

5 pensieri riguardo “T’amo pio prosecco”

  1. questo è normale …è normale che si doveva arrivare a questo.. che il chianti classico non si beva più ( o meno) anche a radda in chianti…esiste ancora qualcuno che lo fa bere come quello di una volta ,magari con un uvaggio diverso (quello appunto ”di una volta” ) ?..ricordo che una volta mi dettero ”del bischero”..(era il presidente del consorzio e un presidente di una grande cooperativa del cc) perchè ”volevo fare un vino da osteria” in alternativa ai loro vini”da meditazione”..!!..adesso” nell’osterie”( e nei bar).. dilagano i vini che si bevono…bene … così va il mondo..MEDITATE GENTE MEDITATE..

  2. Mario, hai perfettamente ragione. Non si capisce perchè continuare a cercar di far Chianti Classico senza qualche percentuale di uve bianche come la Malavasia Bianca, per chi volesse. Se è il mercato che decide (l’eliminazione delle bianche fu decisa sopratutto per cercare di far Chianti Classico con i muscoli per assecondare un certo mercato americano), ora come allora è il momento di cambiare e tornare ad ammettere la facoltà di usare qualche punto in percentuale di bianca! Speriamo che i "vecchi" rinsaviscano e si guardino intorno!
    Vediamo di lavorare in questa direzione nei prossmi mesi!

  3. se si avesse delle idee un po più larghe, perchè andrebbe anche pensato alle commissioni di assaggio poi… si potrebbe avere un prodotto che vive all’interno di una gamma dal più leggero al più pesante…. Come del resto esiste in altre zone di produzioni europee.

    Ma se è sempre la necessità a dover far cambiare le regole e come utilizzano il potere i dirigenti, se non esistepiù un minimo di lungimiranza, e che si vuole sempre riscuotere subito e possibilimente il massimo possibile oggi! Avremo (abbiamo) dei domani cupi!

  4. Lungimiranza: sarebbe bello! Noi agricoltori siamo un po abituati a questo, se facciamo un investimento i risultati si vedono solo dopo molti anni, se va bene.
    Noi italiani siamo però abituati a decidere di impulso, a volte anche pesantemente;
    quando tutto va bene, tutto fila liscio, le decisioni non vengono mai prese per non scontentare nessuno.
    La fortuna se cala dal cielo è benvenuta, mentre i problemi vengono risolti sempre in emergenza e con affanno. Cosa ci vuoi fare, siamo fatti così… 🙂

  5. cambiare o modificare un disciplinare .. serve ,oltre alla maggioranza,un percorso burocratico non facile e veloce..l’errore è che quando vengono modificati si guarda solo all’interesse e al tornaconto del momento ..personalmente mi sono battuto x quello dell’olio .non è argomento di oggi..ma .volevano ”OBBLIGARE LA FILTRAZIONE NELL’OLIO”..per carità pratica corretta quasi fondamentale x una buona conservazione..ma perchè ”precludere” un mercato dell’olio non filtrato.”.grezzo”..perchè cancellare la tradizione di utizzare sotto il raccolto quell’olio ”non manipolato’ fresco solo alla vista e soprattutto al sapore’? il voler cancellare il passato spesso ,se non illuminati ,porta alla disfatta!

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