2011: l’anno del Lupo a Radda in Chianti

E’ arrivato. Finalmente. Numerosissime segnalazioni, è stato visto anche da mio figlio, bianco, con pezzi di capriolo o cinghiale lungo la strada di Lucarelli.

Il Lupo. Il Lupo ci ricorda sempre il terrore dell’infanzia, Cappuccetto rosso, il lupo cattivo. Voglio ricordare qui la poesia di Trilussa a lui e a noi genere umano dedicata, fantastica,

“L’omo e er Lupo”: Un omo disse a un lupo: – Se nun eri tanto cattivo e tanto prepotente, te guadagnavi er pane onestamente e io t’avrei protetto volentieri…. Mejo la libertà che un pò de pane. – rispose er Lupo subbito – Der resto, er giorno ch’ero bono e ch’ero onesto finivi pe’ trattamme come un cane.”

Speriamo che il Lupo sia più saggio dei cacciatori, degli enti locali, delle ATC, delle Provincie, delle Regioni, dello Stato, che non sono riusciti a controllare in nessun modo il numero abnorme dei caprioli, dei daini, dei cervi, dei cinghiali, che noi agricoltori subiamo insieme alle  incazzature e alle spese per difendersi dal loro incontrollato numero.

Ora basta!

 Guardate questa foto, ne ho altre: i cinghiali hanno buttato a terra le viti alte (allevate apposta per prevenzione contro questi animali) e mangiato tutto…

Ora basta! Non si può andare avanti così. Noi agricoltori oltre a lottare contro il tempo, la peronospora, l’oidio, il mercato, la burocrazia, i figli, le macchine che si rompono, dobbiamo anche lottare contro i danni dei cinghiali, dei daini, dei caprioli e quant’altro.

L’immobilismo degli Enti Locali, della Provincia, della Regione, dello Stato, dei cacciatori e delle loro Associazioni hanno creato una distorsione ambientale tale che la proliferazione di questi animali non è più sopportabile.

Io dichiaro guerra. Guerra contro chi non capisce la situazione, guerra contro tutti. Il pennato ce l’ho e lo scaglierò contro chi per primo mi farà girare le balle. D’altra parte con qualcuno me la dovrò pur prendere…

L’invasione dei caprioli

E’ un incubo. Ricordate un famoso film intitolato “L’invasione degli ultracorpi”? Extraterrestri entrano nella personalità degli uomini, di notte, attraverso un fagiolo.

Gli agricoltori qui in toscana sognano continuamente questo film solo che invece del fagiolo ci sono i caprioli o i daini. Sono dappertutto, si sono moltiplicati in modo abnorme, entrano, saltano, mangiano i germogli dei boschi, dei vigneti, mangiano i germogli delle barbatelle appena piantate, provocano incidenti sulle strade. Il contenimento con la caccia di selezione praticamente non esiste; predatori naturali, il lupo, non esiste. Esistono solo le bestemmie degli agricoltori che devono far fronte anche a questo problema con spray, recinzioni, scacci: tutto inutile, i caprioli sono capre. Un grido con tanta disperazione si ode nelle campagne: NO AI CAPRIOLI.

 

Le dannazioni del vignaiolo 2010

  • La grandine
  • I caprioli
  • I daini
  • La peronospora
  • La pioggia continua
  • La mancanza di Sole
  • Lo scasso che non si può fare per la terra bagnata
  • Il figlio che va male a scuola
  • Il sabato e la domenica a lavorare
  • Il mal di schiena
  • Il trattore che si rompe
  • Il litigio con la moglie
  • La malolattica
  • L’operaio che non vuol andare in pensione

Meno male che la sera c’è il vino a tavola! Laughing