Il Far West esiste ed è ora.

In questo periodo non sono riuscito a scrivere nulla. Pre-vendemmia, caprioli, burocrazia e vendemmia mi hanno assorbito. Tra l’altro sto ricevendo una abnorme massa di spam in questo blog e non sò se riuscirò a continuare a lungo con questa piattaforma. Mi scuso per quei ca**o di interventi che l’antispam non riesce più a contenere.

Ma veniamo alla riflessione che ho maturato in questo ultimo mese.

Il Far West esiste ed è ora.

Ho partecipato a un incontro tra Presidente Provincia di Siena, Capo della Polizia Provinciale di Siena, Sindaco di Radda in Chianti, Capitano della Stazione Forestale di Radda per la questione “caprioli” sfuggita di mano in Toscana (per inciso noi vignaioli abbiamo minacciato di arrivare ad invadere con i trattori piazza Piazza Duomo a Firenze per sollevare il problema, altrimenti nessuno si muove…). Ho poi avuto numerose discussioni con i vendemmiatori, con colleghi vignaioli, con la mia famiglia. Conclusione: troppe leggi, troppe norme, ognuno deve cercare da sè la soluzione dei problemi. E poi la questione della normale violenza della Natura che molti uomini e animalisti non riescono a comprendere e che credono che la salvezza di un animale sia più importante del Mondo intero; E poi l’incapacità di risposte veloci della politica; E poi l’assoluto egoismo sociale dove non c’è più lungimiranza nè ideali per operare meglio possibile; E poi si potrebbe continuare all’infinito con le tasse, per arrivare a dire che, oggi in Italia e forse nel Mondo intero, c’è Il Far West (ognuno per conto suo e poi si vedrà). E’ questo il sentimento dei vignaioli che accompagna questi giorni (piovosi).

L’importante è la salute, e questo ci deve bastare.

Caprioli: continua una situazione insostenibile anche perchè…

Dopo gli ennesimi incidenti causati dal numero spropositato dei caprioli che lungo le strade della Provincia di Siena e non solo balzano improvvisamente davanti o di lato al passaggio di autoveicoli e moto, ma sopratutto danneggiano gravemente i boschi tagliati dove sistematicanmente mangiano i germogli degli alberi impedendone la regolare ricrescita, senza parlare dei danni agli alberi da frutto e ai vigneti, ho saputo uno dei motivi per cui non si riesce a diminuire il numero degli abbattimenti per limitare il fenomeno.

Le Provincie, organismi addetti al controllo della fauna selvatica, subiscono continue cause dalla LAV, in quanto hanno il patrocinio gratuito dello Stato. In sostanza si intentano cause per ostacolare in tutti i modi gli abbattimenti non tanto per motivi animalisti, ma perchè gli avvocati dispongono di questo strumento: ogni cittadino con le proprie tasse finanzia questa schiera di avvocati che non sanno far altro che intentare cause per il proprio profitto.

Vi pare giusto?

 

Il vicino

Il mio vicino ha un ettaro e mezzo di vigna. Il mio vicino, quest’anno ha fatto molti trattamenti. Il mio vicino ha lavorato il sabato e la domenica. Il mio vicino non vuole spendere soldi per una recinzione contro i cinghiali e i caprioli. Il mio vicino non ha aderito alla vendemmia verde per buttare via l’uva, tutta, e avere 3.500 euro a ettaro. Il mio vicino sabato prossimo monterà il filo della corrente  contro i cinghiali e i caprioli, ma sà benissimo che questi entreranno e mangeranno tutta l’uva, perchè la sola corrente gli fa un baffo, in una vigna nel mezzo al bosco. Il mio vicino spera di avere 50 euro a ql di uva dall’ATC, come l’anno scorso, per l’uva mangiata dai cinghiali. Il mio vicino sà che quest’anno non vendemmierà perchè gli animali gli mangeranno tutto perchè tutte le altre vigne sono recintate. Il mio vicino ha lavorato il sabato e la domenica per dar da mangiare ai cinghiali. Il mio vicino il prossimo anno forse prenderà 2400 euro per i danni da cinghiali di quest’anno.

Il mio vicino è un pò strano, e io un idiota che guarda cosa fa il suo vicino.

2011: l’anno del Lupo a Radda in Chianti

E’ arrivato. Finalmente. Numerosissime segnalazioni, è stato visto anche da mio figlio, bianco, con pezzi di capriolo o cinghiale lungo la strada di Lucarelli.

Il Lupo. Il Lupo ci ricorda sempre il terrore dell’infanzia, Cappuccetto rosso, il lupo cattivo. Voglio ricordare qui la poesia di Trilussa a lui e a noi genere umano dedicata, fantastica,

“L’omo e er Lupo”: Un omo disse a un lupo: – Se nun eri tanto cattivo e tanto prepotente, te guadagnavi er pane onestamente e io t’avrei protetto volentieri…. Mejo la libertà che un pò de pane. – rispose er Lupo subbito – Der resto, er giorno ch’ero bono e ch’ero onesto finivi pe’ trattamme come un cane.”

Speriamo che il Lupo sia più saggio dei cacciatori, degli enti locali, delle ATC, delle Provincie, delle Regioni, dello Stato, che non sono riusciti a controllare in nessun modo il numero abnorme dei caprioli, dei daini, dei cervi, dei cinghiali, che noi agricoltori subiamo insieme alle  incazzature e alle spese per difendersi dal loro incontrollato numero.

L’invasione dei caprioli

E’ un incubo. Ricordate un famoso film intitolato “L’invasione degli ultracorpi”? Extraterrestri entrano nella personalità degli uomini, di notte, attraverso un fagiolo.

Gli agricoltori qui in toscana sognano continuamente questo film solo che invece del fagiolo ci sono i caprioli o i daini. Sono dappertutto, si sono moltiplicati in modo abnorme, entrano, saltano, mangiano i germogli dei boschi, dei vigneti, mangiano i germogli delle barbatelle appena piantate, provocano incidenti sulle strade. Il contenimento con la caccia di selezione praticamente non esiste; predatori naturali, il lupo, non esiste. Esistono solo le bestemmie degli agricoltori che devono far fronte anche a questo problema con spray, recinzioni, scacci: tutto inutile, i caprioli sono capre. Un grido con tanta disperazione si ode nelle campagne: NO AI CAPRIOLI.

 

Le dannazioni del vignaiolo 2010

  • La grandine
  • I caprioli
  • I daini
  • La peronospora
  • La pioggia continua
  • La mancanza di Sole
  • Lo scasso che non si può fare per la terra bagnata
  • Il figlio che va male a scuola
  • Il sabato e la domenica a lavorare
  • Il mal di schiena
  • Il trattore che si rompe
  • Il litigio con la moglie
  • La malolattica
  • L’operaio che non vuol andare in pensione

Meno male che la sera c’è il vino a tavola! Laughing