Il vino è sempre vino!

Dopo due giorni di degustazioni e seminari a Radda, dove i vini del luogo sono stati protagonisti, riporto alcuni pensieri.
Innanzitutto ringrazio Carlo Macchi che mi ha inserito nella comparazione Sangiovese/Nebbiolo (3 Baroli e 3 Chianti Classico) di cui il mio Doccio a Matteo 2000 Riserva ha fatto una buona figura ed anche l’Enoclub di Siena dove nell’elogio all’invecchiamento pare che il vino Doccio a Matteo 1999 Riserva è stato apprezzato subito dietro a Montevertine Il Sodaccio 1988 (che è un mito per la sua freschezza!). Ringrazio poi la ProLoco di Radda e tutti i ragazzi che hanno collaborato per la felice manifestazione.

Devo poi sottolineare che la semplicità e l’umiltà di tutti è stata la base dell’atmosfera generale. La tentazione di adoperare linguaggi forbiti e inutili nel descrivere i vini, spesso incompresibili, non è stata nemmeno sfiorata. Tutti e ovunque hanno usato linguaggi e comportamenti semplici come umanamente deve essere.
Una vittoria del vino, quello autentico, sulla presunzione e sullo snobismo enologico.