La frustrazione degli esclusi nelle guide

Non avrei mai pensato alla tanta partecipazione con numerosi interventi a un post su Facebook, in cui si affronta l’argomento degli esclusi nelle guide del vino.

Il nocciolo, in sintesi, è questo: molti produttori sono esclusi dalle recensioni delle guide, nonostante l’invio dei campioni. Legittimo, dipende dalla linea editoriale e degustativa: qualcuno è premiato in una guida mentre in altre non è nemmeno recensito, come me, oppure altri purtroppo non sono mai stati recensiti da nessuno.

Ma il fatto che i curatori delle guide non spieghino perché dell’esclusione nonostante i vini inviati come da loro richiesto, questo è sicuramente frustrante per qualsiasi produttore bravo o non bravo, noto o sconosciuto. In effetti un cenno, una telefonata, due righe gentili darebbe certezza al produttore che il suo vino è stato degustato, ma anche sarebbe un’incentivo a far meglio, a capire dove si sbaglia per migliorare e una piccola soddisfazione dal sapere che si esiste.

Quante chiacchiere!

Insomma, a leggere quà e là, le chiacchiere sul vino e il mondo che lo circonda non finiscono mai. In effetti il vino ha questo potere: far chiacchierare tutti, con disinvoltura, a volte con cognizione, a volte con presunzione, a volte prendendo sfondoni come Franco Ricci. Poi si aggiunge il Web, che amplifica enormemente tutto, la parte “bassa” della piramide ha una voce in capitolo (finalmente!), la parte alta della piramide si impermalosisce… e giù ancora chiacchiere…

A volte mi chiedo a chi può essere utile tutto questo chicchierare, questo rumoreggiare, questo fiume di parole, e semplicemente mi rispondo: basta spegnere la tv, il computer, il telefono, lo smartphone, il tablet e il silenzio arriva come d’incanto. E’ possibile scegliere, ascoltare e interloquire con chi interessa. Magari solo leggendo in silenzio qualche bel libro, con un buon bicchiere di vino.