E’ possibile far vino con scarsi mezzi?

Questa domanda me la sono posta tante volte. Ho chiesto pareri tra i miei amici produttori. La conclusione è che si, è possibile fare vino anche con scarsi mezzi, ma poi senza risorse ingenti è impossibile venderlo. Come a dire: se il costo del far vino potrebbe essere anche piccolo, il costo del mercato è enorme.

Mi ricordo quando ero giovane e molto interessato alla fotografia, si diceva che era possibile fare belle foto anche con la polaroid: inquadratura, istinto, tempestività nel cogliere l’immagine potevano dare risultati eccellenti, mentre chi possiede la macchina fotografica superdotata e superaccessoriata senza talento era sprecata. In effetti questa tesi si può certamente riportare sulla produzione dei vini. L’originalità e il talento possono far fare grandi vini senza troppi soldi.

Il passo successivo è però in effetti più difficile e delicato: come vendere. E’ certo che chi investe centinaia di migliaia di euro o anche di più in marketing e comunicazione può davvero vendere molto ma con un serio rischio: I costi del marketing sono così elevati che spesso si ha più perdite che vantaggi.

E allora? Allora credo che forse una speranza tra i giovani che vogliono iniziare o che vogliono continuare a portare avanti l’attività del far vino senza dover spendere troppo c’è. Fare un buon prodotto con passione, spiegarlo il meglio possibile in una rete che piano piano si allarga e senza lasciarsi incastrare da facili abbocchi e miraggi e andare avanti per la propria strada, con fiducia. Probabilmente ci vorrà vent’anni per riuscire a vendere l’amato liquido con più serenità, ma questo momento di incertezza e di recessione può rappresentare davvero un’opportunità.

Mi ricordo un grande imprenditore, Gusmano Manetti, che mi disse una volta: finchè il prodotto è buono e fatto bene ha un valore e si venderà sempre. Saggezza.

Chianti Classico: si avvicina l’ora della verità

 

Il 15 gennaio è la scadenza ultima per le denunce vitivinicole, cioè le dichiarazioni di produzione.

Quest’anno questa denuncia sarà in pratica una riprova delle tante discussioni che si sono svolte all’interno del corpo sociale del Consorzio Vino Chianti Classico.

Infatti due erano le questioni centrali: l’abnorme giacenza di vino e la mancanza di trasparenza di molti produttori (per dire un eufemismo) che avevano fatto precipitare negli ultimi quattro anni i prezzi del vino “atto a divenire”, costringendo la maggior parte dei produttori a svendere con gravi danni economici.

L’ultima vendemmia ha registrato, secondo gli osservatori sul campo ma anche istituzionali, mancate produzioni dal 50% al 15% sui Monti del Chianti e in Toscana rispetto all’anno scorso, addirittura ai livelli del 1975. Anche le produzioni in Europa sono scese di molto (si parla del 10% circa).

Per quanto mi riguarda, nonostante produca in zona fresca e ricca di acque sotterranee, la produzione quest’anno si assesta a circa 40 Hl/ha di vino Chianti Classico a fronte di circa 50 Hl/Ha del 2011 con un calo di circa il 20% (un dato che vorrei riportare quì è quello del 2010 dove ho prodotto, dichiarandolo, circa 12,5 Hl/Ha) . Sarebbe interessante raccogliere le testimonianza dei viticoltori….

A questo punto le considerazioni sono facili:

a fronte di una reale scarsa produzione e una presumibile riduzione delle giacenze i produttori, ma sopratutto i grandi produttori e le cooperative, adotteranno comportamenti trasparenti e orgogliosi per risollevare la denominazione? Oppure si continuerà a fare una politica miope e senza lungimiranza come fin qui adottata?

Staremo a vedere dopo il 15 Gennaio 2013 e vi terrò aggiornati.

 

Questione di prezzo

Quando si offre un euro a bottiglia di vino, quando il prezzo del vino sfuso non vale nulla, quando i prezzi di marketing, di burocrazia e di ricarico rappresentano oltre l’80/90% del costo finale, quando in una situazione così il produttore tenta di sopravvivere questi è destinato a soccombere.

Tanti discorsi naturalistici, di vigna, di personalità del vignaiolo… ma poi se la speculazione ha il sopravvento, che fare per resistere? Sciopero. Sciopero. Sciopero. Bisognerebbe non produrre, fermarsi un po e riflettere, insieme, cosa fare.

 

Trasparenza: i dati di produzione di Caparsa 2010

Tempi di somme della annata vitivinicola 2010. Oggi ho compilato la denuncia di produzione. I dati finali del vino Chianti Classico sono questi:

Ettari in produzione iscritti al Chianti Classico 7,86

Vino Chianti Classico prodotto: Hl 103.60

Media di vino per Ha: Hl 13,18 (invece dei fatidici 52.5 Hl nelle annate normali). Quindi una riduzione naturale di circa il 75%

Una produzione bassissima, ma per questo motivo eccellente per quanto mi riguarda. Anche se i puri costi di produzione superano i 15 Euro a litro….

😉 Speriamo bene.