Un evento tranquillo

Ecco, tra qualche giorno in Versilia, a Lido di Camaiore l’11 e il 12 Marzo ci sarà “Terre di Toscana”, un’occasione di ritrovare la propria tranquillità in una degustazione dei più rappresentativi vini e produttori Toscani. Vorrei sottolineare questo aspetto: la quiete del luogo dove si svolge la manifestazione: senza problemi di parcheggio, senza file, con la professionalità degli organizzatori e la passeggiata in riva al mare, insomma tutto il contrario di quanto di solito le analoghe manifestazionin offrono.

Anche il patron, Fernando Pardini, a vederlo emana subito questo spirito di tranquillità, umiltà e tanta passione tanto è vero che il titolo della sua pagina recita: “L’AcquaBuona, in rete dal 1999 per amor di Terra” . Sottolineo: “Amore di Terra”, poichè spesso si dimentica che la Terra è la madre dei vini e dei suoi vignaioli…

Non mi dilungo, aggiungo che questa è una delle poche manifestazioni a cui partecipo. Porterò la mia nuova annata 2008 Caparsino Riserva e Doccio a Matteo Riserva ma sopratutto il sorprendente “Bianco di Caparsino 2010, Igt Toscana”, realizzato col Trebbiano e la Malvasia Bianca, non filtrato, forse unico nel suo genere, dove si dimostra come non è importante il vitigno, ma il cuore e la terra per fare “pezzi unici”… Laughing

Gli umili giovani

  Tornando dalla due giorni del Lido di Camaiore “Terre di Toscana”, la riflessione corre su quelle piccole personcine in divisa, quindicenni, della seconda classe  della scuola alberghiera di Viareggio che continuamente, assiduamente  e con passione svuotavano le sputachiere ai tavoli dei produttori. Poi, portavano il pane, facevano piccole pulizie, portavano l’acqua. Sei ragazzini e ragazzine, scrupolosamente professionali, si davano daffare tra appassionati, giornalisti e operatori molto più anziani di loro per lo più nell’indifferenza generale. Tutto ruotava naturalmente intorno ai vini, alle storie, ai vignaioli, alle aziende, ai territori, ma senza di loro queste attenzioni non potevano esserci. Con grande piacere li ho subito notati e devo dire che la mia mente è andata su riflessioni del tipo: “allora c’è speranza”, “ci sono ancora giovani italiani che fin da ragazzi si sbattono”, “il futuro è nelle loro mani”…