Radda nel Bicchiere e zonazione

Come ogni anno, arriva l’evento nel Paese del Chianti Classico tra i più affascinanti. Radda in Chianti infatti con il suo territorio riconoscibile, unico, selvaggio, ma sopratutto grazie ai tanti piccoli produttori che si contraddistinguono per l’impegno e l’originalità del proprio vino è diventata icona del Chianti Classico e del Sangiovese.

A testimonianza del fatto che Radda in Chianti ha nel territorio il punto di forza, (ricordo l’utile cartina di Enogea di Masnaghetti dove già si intravede una zonazione delle vigne di questo territorio), quest’anno saranno presenti alcune aziende della Borgogna che già questa operazione l’hanno fatta da sempre. La Borgogna, dove i singoli filari sono coltivati maniacalmente, dove il valore fondiario di piccolissimi appezzamenti sono tra i più alti del mondo, dove i vini prodotti sono tra i più prestigiosi del Mondo; devo quindi ammettere di essere particolarmente contento che anche il mio vino Doccio a Matteo Riserva 2004 sia stato scelto per un confronto con i vini della Borgogna in una degustazione da Raoul Salama (La Revue du Vin de France). Probabilmente il territorio di Radda sarà l’apripista per una zonazione che il Consorzio Chianti Classico dovrà prima o poi cominciare.

Il programma è qui, dal 2 e 3 Giugno 2012. W Il Sangiovese, W Radda!

 

Vinitaly 2011: un flop la degustazione collettiva del Chianti Classico ?

 

La degustazione collettiva, consortile, presso lo stand del Consorzio Chianti Classico al Vinitaly, mi pare che quest’anno non abbia raggiunto la sufficienza. Prima considerazione: non si riusciva a capire l’esistenza di questa possibilità, l’evento non era segnalato a dovere, tutto si svolgeva in sordina al primo piano. Seconda considerazione: ho avuto solo cinque degustatori a fronte di una spesa di euro 276,00, ho praticamente pagato (oltre a 24 bottiglie messe a disposizione) ben 55 euro a degustazione! Sarebbe interessante sapere le performance degli altri… (mi sono già arrivate all’orecchio la voglia di rinunciare per il prossimo anno). Terza considerazione: è arrivata in questi giorni una circolare del Consorzio in cui si chiede una opzione di partecipazione per uno stand autonomo all’interno del Consorzio al Vinitaly 2012, in previsione di un allargamento del medesimo (a euro 3250 + iva). Alla luce di queste considerazioni, mi sembra che i segnali siano quelli di non incentivare questo tipo di degustazioni dove tutti possono degustare in pace, valutare senza condizionamenti e democraticamente i vini del Chianti Classico, ma di incentivare fortemente la moltiplicazione in stand autonomi, pur all’interno dello stand del Consorzio, con tutte le conseguenze economiche immaginabili…